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Metalmeccanici, in 1.300 sono in cassa integrazione

La Fiom darà vita venerdì ad uno sciopero generale di categoria di 8 ore. La mobilitazione interesserà uno dei settori nevralgici dell'economia ravennate in cui sono occupati circa 15mila addetti

La Fiom darà vita venerdì ad uno sciopero generale di categoria di 8 ore. La mobilitazione interesserà uno dei settori nevralgici dell'economia ravennate in cui sono occupati circa 15mila addetti. Dal territorio partiranno per raggiungere la manifestazione nazionale, “Democrazia al lavoro” in programma a Roma, tre pullman da Lugo, Faenza e Ravenna. Al centro della discussione vi saranno la riconquista del contratto nazionale a partire da Fiat, la necessità di estendere l'occupazione, garantire il reddito e la cittadinanza, e la difesa dell'articolo 18.

“La sciopero si svolge in un momento di estrema difficoltà per il comparto metalmeccanico ravennate – commenta Milco Cassani, segretario provinciale della Fiom Cgil -; i dati, in possesso dell'Osservatorio della Camera del lavoro, evidenziano che i lavoratori colpiti da procedure di cassa integrazione sono circa 1.300. Dal 2008 ad oggi sono stati oltre 29.000 i metalmeccanici che si sono avvicendati nell'uso degli ammortizzatori sociali".

Cassani sottolinea inoltre "che è in corso una trasformazione della tipologia di ammortizzatori, che si sposta sempre più verso la cassa integrazione straordinaria. Ciò dimostra che le crisi aziendali sono di lungo corso e, con l'esaurimento degli ammortizzatori, si affaccia seriamente la possibilità dell'avvio di procedure di licenziamento per molti lavoratori. Queste gravi problematiche manifestano l'importanza di trovare soluzioni per la crescita economica del Paese e, contemporaneamente, la Fiom prosegue nella sua battaglia per il grande tema della democrazia nei luoghi di lavoro”.

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