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Lavoro, famiglia e Spartan Race. Il segreto della mamma-infermiera: "Servono voglia e organizzazione"

"Lo sport è una parte fondamentale della mia vita", parola di Patrizia che a 40 anni punta alla vittoria nel campionato italiano delle Spartan Race

Tra gli impegni di lavoro e il tempo da dedicare alla famiglia, sembra sempre che non ci sia spazio per altre attività. E' così che, con il trascorrere degli anni, molte persone finiscono per abbandonare le proprie passioni. Ma c'è chi invece ce la fa e riesce a organizzare la propria giornata in modo da dedicarsi a tutto. E, nel frattempo, riesce a compiere delle vere e proprie imprese. E' il caso di Patrizia Savorani, mamma e infermiera di 40 anni che vive a Ravenna, e ha deciso che lo sport per lei è un impegno irrinunciabile.

Non si tratta però di un impegno sporadico, Patrizia fa sport in maniera costante e con risultati straordinari. Tanto da avvicinarsi all'agonismo alla soglia dei 40 anni. Tanto da puntare a vincere il campionato italiano nella sua categoria di età in una disciplina che negli ultimi anni sta conquistando sempre più sportivi: quella delle corse con ostacoli e prove di fatica, quella delle Spartan Race.

Patrizia ha fatto sport fin da ragazza, anche se per problemi logistici non aveva mai tentato il livello agonistico. Nel corso degli anni è diventata mamma ed è molto impegnata con il suo lavoro di infermiera all'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Ma ha anche deciso che lo sport nella sua vita non poteva mancare: "Anche con tutte le incombenze della quotidianità si possono realizzare scopi e sogni, come sto facendo io alla mia età, praticando sport che uniscono corsa e altre abilità". 

Dal 2011 pratica crossfit per passione, mentre dal 2018 si impegna in gare nazionali ed internazionali di Spartan race e Ocr (Obstacle Course Race), portando a casa anche alcuni podi. Il suo obiettivo ora è l'ultima della National Series Italy 2021 di Spartan Race, con la gara nel Circeo che risulta decisiva per la classifica finale del campionato italiano, dove Patrizia si trova in prima posizione nella fascia d'età femminile 40-44 anni. Per chi non conoscesse questo tipo di disciplina, le Spartan Race sono corse da 5, 10 o 21 km, con un numero variabile di 'ostacoli' sul percorso da superare per non incorrere in una penalità. Si tratta di un mix di ostacoli impegnativi che prevedono, per esempio, la salita alla fune, la scalata di un muro, correre trascinando un peso o addirittura saltare attraverso le fiamme.

Questa avventura per la mamma romagnola è cominciata entrando nel mondo del crossfit. "Ha iniziato per primo il mio compagno Christian - racconta Patrizia - lui si è appassionato tantissimo a questo sport e la sua passione mi ha travolto. Così ho iniziato anch'io e mi è piaciuto. Io ho sempre fatto sport, soprattutto corsa e nuoto, ma mai a livello agonistico. Poi Christian ha aperto una palestra a Forlì ed è diventato di conseguenza anche il mio coach".

Da qui è nata una nuova suggestione: le Spartan Race. "E' un mondo che mi è piaciuto subito, perché unisce la corsa a degli ostacoli artificiali lungo il percorso. Insomma non era la solita corsa, ho capito che in quelle gare potevo mettermi in gioco e così ho cominciato. Per 2-3 anni ho partecipato a varie gare a livello amatoriale poi, visto che me la cavavo e che i risultati erano positivi, ho deciso di provare anche a livello agonistico. Anche se ero a ridosso dei 40 anni". E le soddisfazioni presto sono arrivate. Dopo vari podi nel 2018 e 2019, nel 2021 Patrizia potrebbe vincere il campionato Spartan per la sua fascia d'età. In attesa dell'ultima gara, la ravennate è 29esima nella classifica generale della National Series, sesta fra le donne e prima nella categoria d'età 40-44 femminile con un totale di 1.872 punti. "Per le gare mi alleno con la corsa e con il crossfit - svela Patrizia - Mi alleno circa cinque giorni alla settimana".

Famiglia, lavoro e sport. Il vero mistero è come riuscire a portare avanti tutti questi impegni allo stesso tempo. "Il segreto - spiega Patrizia - sono la volontà e l'organizzazione. Cerco di organizzare i miei impegni per riuscire a fare tutto. Lo sport è una parte fondamentale della mia vita e riesco a ritagliare uno spazio per allenarmi anche nelle giornate più impegnative". Un vero esempio per tutte le persone 'prigioniere' delle proprie scadenze quotidiane. "Io mi sono fissata degli obiettivi nel tempo - svela la ravennate - In questo periodo della mia vita mi sono voluta mettere in gioco e provare anche ad affrontare gare a livello competitivo. Grazie a questi obiettivi riesco a trovare l'energia per continuare a impegnarmi. Certo, ci sono anche le giornate in cui proprio ti senti a terra, ma grazie a questi obiettivi io ritrovo la mia energia".

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