rotate-mobile
Animali

Permessi retribuiti per la cura degli animali domestici: cosa dice la legge

In Italia un lavoratore non può godere dei permessi retribuiti per occuparsi della salute del proprio animale domestico. Vediamo cosa dice la legge

Ogni lavoratore ha il diritto di usufruire di permessi retribuiti, vale a dire che si ha la possibilità di non presentarsi sul luogo di lavoro ma di mantenere il diritto alla retribuzione.

Questi permessi sono riconosciuti, al momento, soltanto in determinate circostanze che possono riguardare, ad esempio, un lutto, ma per quanto concerne la cura degli animali domestici? Vediamo cosa dice la legge a riguardo.

Animali domestici: Lndc Animal Protection lancia la campagna antiabbandono #AMAMIeBASTA

Permessi retribuiti per la cura degli animali domestici

Attualmente in Italia non vi è una legge che assicuri al lavoratore di poter godere dei permessi retribuiti, per occuparsi della salute del proprio animale domestico.

Quindi, quando è possibile usufruire di questi permessi? Attualmente, si possono richiedere solo in caso di:

  • lutto o malattia di un familiare o del coniuge
  • esami e concorsi: questi permessi valgono per 8 giorni e non sono cumulabili
  • matrimonio: di circa 15 giorni
  • allattamento: validi per tutto il primo anno di vita del bambino e godibili anche dal padre, se non usufruiti dalla madre.

Da ciò appare chiaro che al momento non vi è una legge che tuteli il lavoratore se deve occuparsi del proprio animale domestico, ma ormai gli animali da compagnia vengono considerati e trattati come membri della famiglia a tutti gli effetti, per questo è fondamentale che anche la legge ne prenda atto e si adegui.

Il triste fenomeno dell’abbandono dei cani da caccia 

Su questo punto, è nota ormai a tutti la vicenda che ha interessato una lavoratrice presso un importante e prestigioso ateneo italiano.

La donna aveva richiesto un permesso di due giorni per potersi occupare del suo cane e assisterlo durante un’operazione.

All’inizio il permesso le è stato rifiutato; di conseguenza, la lavoratrice si è rivolta alla Lav, Lega Anti Vivisezione, per avere assistenza legale, e solo in questo modo è riuscita ad ottenere il permesso retribuito.

Questa vicenda è solo una delle tante, e deve far riflettere tutto il mondo della politica italiana sull’importanza di introdurre una legge per tutelare il lavoratore e i nostri amici a 4 zampe.

È fondamentale, quindi, riconoscere la rilevanza del rapporto tra animale ed essere umano poiché solo in questo modo si potrà compiere un ulteriore passo avanti, ossia riconoscere il diritto di assentarsi dal lavoro, usufruendo del permesso retribuito, per occuparsi della salute del proprio pet.

Oltre a tutto questo, è importante ricordare che abbandonare o causare sofferenza agli animali è considerato a tutti gli effetti un reato perseguibile dalla legge.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Permessi retribuiti per la cura degli animali domestici: cosa dice la legge

RavennaToday è in caricamento