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Cronaca

Acer Ravenna, importanti risultati dell'attività di mediazione sociale

Si è svolta nei giorni scorsi, alla sede Acer di Ravenna, una riunione degli operatori che svolgono funzioni di mediatore sociale all'interno delle varie Acer in ambito regionale

Si è svolta nei giorni scorsi, alla sede Acer di Ravenna, una riunione degli operatori che svolgono funzioni di mediatore sociale all’interno delle varie Acer in ambito regionale. La riunione, a cui ne seguiranno altre in diverse sedi nei prossimi giorni, aveva il compito di proseguire i lavori di definizione di un documento regionale contenente le linee guida della mediazione sociale, che verrà presentato a febbraio al coordinamento regionale delle Acer. L'attività di mediazione è una delle più recenti messe
in campo dalle Acer: “ed è un'attività fondamentale che caratterizza la nostra funzione sociale", spiega la presidente di Acer Ravenna, Emanuela Giangrandi.

"Oggi - continua Giangrandi - una casa di edilizia popolare è l'intervento di protezione sociale più significativo che il pubblico mette a disposizione delle famiglie con i requisiti per accedervi, ma la funzione sociale non si esaurisce in questo. Intervenire per prevenire o mediare i conflitti tra vicini di casa è una attività importante per Acer, per rafforzare lo spirito di comunità e di responsabilità delle persone verso il patrimonio pubblico. Ma la utilità della mediazione sociale va oltre i confini dei nostri condomini e incide in un quadro più articolato di interventi.  Pensiamo che i nostri mediatori sociali siano una risorsa per fare comunità e con questo spirito intendiamo valorizzarli ed integrarli nella rete sociale".

Per quanto riguarda l’Acer ravennate, l’attività di mediazione in ambito provinciale è svolta da tre operatori qualificati (Annalisa Ghetti, dipendente Acer, nonché Giovanna Vaccaro e Andrea Caccìa, della Cooperativa Sociale Villaggio Globale, per un totale complessivo di 61 ore di lavoro alla settimana), e nel corso del 2011 è stata decisamente articolata, come confermano alcune cifre. Gli operatori sono intervenuti in 530 alloggi (sui 4600 gestiti da Acer in provincia), seguendo circa 400 situazioni conflittuali; hanno effettuato 72 accompagnamenti di nuovi assegnatari al loro appartamento e alla conoscenza dei vicini; hanno gestito 50 assemblee condominiali e hanno organizzato 5 eventi di buon vicinato e di costruzione di comunità.

Come si può notare, la tipologia di interventi è abbastanza varia: se la gestione di conflitti di vicinato è certamente la problematica più diffusa, l’attività degli operatori è spesso legata al semplice supporto (come ad esempio l’ascolto di persone sole, o anziane), e altre volte diventa propositiva di iniziative di socializzazione, come gli incontri fra nuovi vicini, le azioni di gestione responsabile degli spazi comuni o le vere e proprie “feste” di buon vicinato.

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