Ancora nessun accordo sulla Polizia Municipale della Bassa Romagna

La delicata trattativa relativa all'assetto organizzativo ed alle politiche incentivanti del corpo unico della Polizia Municipale della Bassa Romagna è proseguita il 23 novembre senza giungere ad una positiva conclusione, tanto che le parti si sono date appuntamento, a tal fine, per il 23 dicembre. Nel corso del confronto svolto sono stati fatti significativi passi in avanti, senza tuttavia raggiungere alcun accordo, mancando tuttora un testo scritto condiviso.

Tra i nodi da sciogliere, spiegano Cgil, Cisl e Uil in una nota, “l'articolazione dei servizi serali, le condizioni di organico e di sicurezza necessarie per lo svolgimento, le modalità per  giungere all'orario di lavoro articolato su 35 ore come in tutti gli altri enti locali della provincia”. “Solo a conclusione del confronto sarà definita con chiarezza la concreta articolazione dei servizi nella fascia oraria serale, la strutturazione dell'orario di lavoro, le modalità di incentivazione, fermo restando che, anche per effetto delle normative nazionali, le risorse a tal fine destinate non possono al momento aumentare rispetto al 2010”, fanno sapere i sindacati.

“Sensazionalismi legati alle “esorbitanti richieste del personale” sono quindi del tutto infondati – assicurano Cisl, Cisl e Uil in una nota - visto che, a parità di trattamento economico, il numero dei servizi svolti nelle fasce orarie più disagiate aumenta automaticamente per il solo fatto che la legge regionale prevede per i Corpi di maggiore dimensione, come quello dell'Unione, una fascia oraria di attività più ampia rispetto a quella dei singoli Comuni”.

“Certamente – prosegue la nota - il ripetersi di dichiarazioni che mettono in discussione la disponibilità e l'impegno del personale e che prefigurano soluzioni già preconfezionate o che danno per scontati accordi non ancora raggiunti, non facilitano il lavoro di chi, come FP CGIL, CISL FP , UIL FPL, siede ai tavoli di trattativa con forte senso di responsabilità nei confronti dei servizi da rendere ai cittadini e con l'intento di tutelare a pieno il personale che con la propria professionalità e la propria buona volontà ne garantisce in prima persona lo svolgimento”.