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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Commemorazione di Ettore Muti multata per 250 euro: gli Arditi fanno ricorso al giudice di pace

Il regolamento cimiteriale del Comune di Ravenna vieta manifestazioni politiche al cimitero ritenute di stampo filo-fascista

E’ stata impugnata davanti al giudice di pace la sanzione amministrativa di 250 euro comminata dal comune di Ravenna all'Anai (Associazione nazionale arditi d'Italia), per la manifestazione dell’agosto del 2021 in cui è stato commemorato il gerarca fascista Ettore Muti. Da circa 20 anni, infatti, nella ricorrenza dell'uccisione del gerarca, a fine agosto si tiene l'adunata celebrativa, fino a qualche anno fa con un corteo fino alla sua tomba ed ora, - considerata la traslazione in altra città di quelle spoglie -, nel vicino piazzale dove si trova il Monumento ai Marinai.

Il regolamento cimiteriale del Comune di Ravenna vieta manifestazioni politiche al cimitero ritenute di stampo filo-fascista. In particolare è stato sanzionato l’atto dell’appello, che è stato considerato equivalente al “rito dell’Appello fascista”. “Segnatamente il trasgressore dopo aver invitato i labari dell’associazione nazionale Arditi d’Italia ad assumere la chiamata del presente sollecitava enunciando ad alta voce “Camerata Tenente Colonnello Ettore Muti” la chiamata del presente, urlata poi all’unisono da tutti gli astanti”, recita il provvedimento sanzionatorio.

Diversa la posizione degli Arditi, che hanno contestato la multa e fatto ricorso al Giudice di Pace, che dovrà poi esprimersi il 29 marzo prossimo. L’Anai, rappresentata in giudizio dall’avvocato Francesco Minutillo di Forlì, contesta che si possa applicare il regolamento cimiteriale fuori dal perimetro del cimitero (mentre l’atto del Comune la considera “fascia di rispetto cimiteriale”), e rimarca che la manifestazione è stata regolarmente autorizzata dalla Questura. Viene inoltre fatto presente il provvedimento di archiviazione della Procura su un caso analogo relativo alla manifestazione dell’anno precedente. 

Diversa invece la posizione del Comune, che ravvisa in quell’ “Appello” un azione di natura esplicitamente fascista e quindi in contrasto col regolamento. Il Comune di Ravenna, con un atto di giunta, ha incaricato tre avvocati (Giulianini, Giannoccaro, Severi) di ribadire in tribunale la legittimità della sanzione.

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