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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Niccolò vince la Golden Pin a MasterChef grazie al suo Cervo d'oro: "Sono la cozza più splendente dell'Adriatico"

"Che animale ti senti?", chiede al giovane medico ravennate chef Cannavacciuolo. "Una cozza, sto cercando di filtrare il mio atteggiamento negativo", risponde lui definendosi però una "cozza aggressiva" quando sceglie di osare con il cervo

Le sfide di MasterChef Italia sono entrate nel vivo e due importanti “prime volte” hanno alzato il livello di difficoltà e il tasso di adrenalina tra i fornelli: la prima Golden Mystery Box, un omaggio al colore giallo in cucina, e il primo Skill Test, che si è rivelato una sinfonia di colori e sapori dell’Amazzonia con l’arrivo dello chef bistellato brasiliano Alex Atala, fucina di creatività con il suo due stelle Michelin D.o.m., ristorante definito “una finestra aperta sulla gastronomia del terzo millennio”. Tra queste due prove i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno voluto scoprire le personalità dei cuochi amatoriali grazie a un Invention Test dedicato al baccalà. Altri due concorrenti hanno dovuto sfilare il proprio grembiule bianco, Valeria e Nicolò.

La prima Golden Mystery Box celava un tripudio di ingredienti di colore giallo: formaggio cheddar, farina bona, finferli, senape, mela gialla, curcuma, maracuja e petit pâtisson (o zucchina patissone). In aggiunta a questi, i cuochi amatoriali potevano usare anche il carciofo (iniziando la cucinata 10 minuti dopo gli altri) e il carrè di cervo (iniziando 20 minuti dopo); altrimenti, 45 minuti di tempo per creare un piatto monocromo giallo.

Niccolò Califano, il giovane medico ravennate in gara, decide di osare con il cervo, giocandosi quindi 20 minuti di tempo. E la sua scelta lo premia: il suo Cervo d'oro - cervo alla senape, finferli gratinati con il cheddar ed estratto di maracuja, mela e curcuma - è giudicato il migliore della prova, cosa che gli vale la 'Golden Pin' sul grembiule a garanzia dell’immunità in una prova futura. "Che animale ti senti?", gli chiede a inizio prova Cannavacciuolo. "Una cozza, sto cercando di filtrare il mio atteggiamento negativo", risponde lui definendosi però una "cozza aggressiva" quando sceglie di osare con il cervo. "Hai fatto un piatto che esplode, sai cosa significa?" gli domanda Cannavacciuolo assaggiando il suo piatto. "Che non è una cozza ma un leone", si incoraggia lui. Anche Barbieri è contento: "Sto piatto ha una gran cartola, hai lavorato benissimo". "Sono la cozza più splendente dell'Adriatico", scherza Niccolò.

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Gli chef amatoriali rimasti si sono dati battaglia all’Invention Test con protagonista il baccalà. Niccolò, vincitore della Golden Mystery Box, ha potuto mettere in difficoltà quattro concorrenti affidando loro un divieto: così Antonio ha dovuto lavorare senza coltelli, Michela senza la piastra, Alice senza piccoli elettrodomestici, mentre Deborah non ha potuto utilizzare i piatti. Dopo la cucinata di 45 minuti, gli assaggi sono cominciati da T’accoppo di Antonio (baccalà in umido con salsa di pomodoro, cipolle, capperi e olive); quindi Come un baccalà di Alice (baccalà mantecato con latte di cocco e chips di polenta al curry) e Ricordi di baccalà di Nicolò (baccalà agli agrumi e polpette di baccalà); Il lato dolce del baccalà di Kassandra (baccalà sottovuoto con salsa di prugne e ananas); Baccalà a modo mio di Filippo (quenelle di baccalà con chips di polenta); Movete che è tardi di Deborah (raviolo di baccalà al sugo con olive e ricotta); Linguine al baccalà al profumo di Rosa di Anna (linguine di baccalà e tozzetti di baccalà fritti); La ruota del baccalà di Valeria (calamarata di baccalà in umido e pomodoro); Mamma, sono andato da Gaspare di Lorenzo (baccalà laccato con salsa di datterini e cipollotti fritti); A Mariuccia di Andrea (baccalà in umido con patate e purea di baccalà); I miei cicchetti al baccalà di Michela (polpette di ricotta e baccalà); infine, Domenica di Beatrice (baccalà mantecato con pomodori e broccoli). Vincitrice della prova è stata Michela mentre Andrea, Beatrice e Valeria non hanno convinto i giudici: proprio quest’ultima ha dovuto sfilare il proprio grembiule bianco.

Per gli chef amatoriali è poi arrivato il momento di cimentarsi anche con il primo Skill Test, per il quale i tre giudici sono stati affiancati dallo chef brasiliano Alex Atala, due stelle Michelin al D.O.M. di San Paolo. Michela, vincitrice dell’Invention Test, ha potuto assaggiare i due piatti portati dall’ospite per capire la loro esplosione di sapori, prima di iniziare a cucinare assieme agli altri concorrenti, in 60 minuti, un piatto salato utilizzando i fiori, il miele amazzonico e la frutta (tra cui mango, ananas, guanabana e cabossa). Sono subito salite in balconata Michela grazie a Espressionismo esotico (macedonia di frutta ed erba cipollina), Beatrice con Capasanta del Sud (capasanta scottata con ceviche di fiori, salsa di ananas e cipolla affumicata) ed Eleonora con Agro Pancetta (pancetta marinata di lime e granadilla, mango con miele all’aglio, peperoncino e fiori); poi ancora Alice con Santa Capa (capesante con salsa di cocco e corallo, tamarindo, ceviche di fiori e chips di platano affumicato) e Alberto con Equilibrio (pancetta con cacao, tamarindo, miele, salsa di ananas affumicato e caramello di bucce di cipolla e mango); infine Sara grazie a Capasanta Tropicale (capesante marinate con lime, cipolla e peperoncino, chips di platano, chevice di fiori, nibs di cacao) e Deborah con Amazonian Sunshine (estratto di mango, granadilla e ananas, pancetta al vapore marinata, sashimi di capesante).

Tutti gli altri, compreso Niccolò che con la sua Capasamba non convince, hanno continuato a cucinare, questa volta in 45 minuti, un piatto vegetariano con protagoniste la manioca, uno degli ingredienti più utilizzati in Brasile, e/o la tapioca, il suo amido: grazie alle loro creazioni sono saliti in balconata Filippo con Brasile – Italia (farofa con peperoni e cipolla, chips di zucca, ricotta, piselli, pomodoro e coriandolo), Kassandra con Per un soffio di manioca (manioca soffiata con crema di zucca e dadolata di peperoni e cipolle), Settimino grazie al suo L’Italia vegetariana stringe la mano col Brasile (manioca fritta e al forno con ricotta, fagiolini, peperoni e pomodori); poi anche Anna con I colori del Brasile (involtini di foglie di cavolo, ripieni di manioca, zucca e ricotta) e Antonio con Consistenze di Manioca (millefoglie di manioca, manioca lessata con coriandolo, quenelle di ricotta e zucca con salsa di peperoni e cipolla). Niccolò decide di tenersi la Golden Pin, ma sbaglia: la sua manioca non è cotta. Si va avanti a cucinare.

Terzo e ultimo step, ma anche the last chance per i concorrenti per salvarsi dall’eliminazione: cucinare in 30 minuti un piatto che esprimesse la loro idea di Amazzonia impiegando coriandolo, tucupì e pimenta de cheiro. Durante gli assaggi Niccolò non era soddisfatto de La mia Amazzonia (gambero scottato con tucupì, cipolle caramellate, pimenta de cheiro e coriandolo freddo) e ha preferito giocarsi la Golden Pin per salire direttamente in balconata. A seguire, è stato il turno di Marcus con Gambero in tucupì (gambero su salsa di tucupì, aceto, zucchero e coriandolo, con rabarbaro e zucchine), Cacciatori dell’Amazzonia di Andrea (petto d’anatra con salsa di tucupì, olio al coriandolo e peperoni e zucchine alla pimenta di cheiro), Nel fondo dell’Amazzonia di Lorenzo (gamberi su fondo di teste e tucupi, pimenta de cheiro saltato in padella e olio al coriandolo) e Immaginario di Amazzonia di Nicolò (gamberi al tucupì, bietole saltate e pimenta de cheiro, aglio e olio). Il piatto meno convincente è stato proprio quello di Nicolò, che ha tolto il grembiule tornando quindi a casa.

La prossima settimana, giovedì 11 gennaio, sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su Now, proseguirà il percorso dei cuochi amatoriali tra i fornelli di MasterChef Italia con prove sempre più agguerrite e inaspettate, prima di un’esterna che sarà letteralmente infuocata.

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