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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Via Crucis nel centro di Ravenna, monsignor Ghizzoni: "La vita trionferà e la pace sarà il nostro destino"

Lungo il tragitto i canti di alcuni cori parrocchiali e associazioni che hanno progettato un percorso anche musicale per questo momento di preghiera

Venerdì sera (29 marzo) si è svolta la Via Crucis a Ravenna guidata da monsignor Ghizzoni, con partenza da San Giovanni Evangelista e arrivo a San Francesco. Le tappe sono state in viale Farini, in via Diaz, in piazza del Popolo, nel cuore della città, e poi in piazza Giuseppe Garibaldi, in via Gordini e in via Corrado Ricci. Lungo il tragitto i canti di alcuni cori parrocchiali e associazioni che hanno progettato un percorso anche musicale per questo momento di preghiera ispirato ai crocefissi di oggi.

La Via Crucis a Ravenna guidata da monsignor Ghizzoni (foto Massimo Argnani)

Questo parte dell'intervento di monsignor Lorenzo Ghizzoni: "Siamo arrivati alla Pasqua 2024 ancora una volta con “guerre e rumori di guerre” come ai tempi di Gesù, che aveva previsto la distruzione del Tempio e della città santa, Gerusalemme. Anche allora quelli che coltivavano un atteggiamento apocalittico prevedevano imminente la fine di tutto. Come quelli che oggi prevedono una guerra mondiale totale e definitiva. Ma Gesù non è un apocalittico, non vede ovunque catastrofi, anche quando succedono disgrazie, guerre, epidemie ecc. Certo sono “l’inizio dei dolori”, ma non la fine. Secondo il suo pensiero, il Male personificato, Satana, o i mali del mondo che abbiamo innescato noi, non vinceranno mai definitivamente. “Le potenze degli inferi non prevarranno”. La tempesta sarà sedata e non affonderà la barca che oggi tutti ci accoglie, anche se è a rischio".

"Più volte il Signore preannunciando violenze e persecuzioni a causa della fede o a causa della giustizia, ripete “non temete”, e anche: “Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo". La paura è una compagna stabile della nostra vita e in certi momenti riemerge e ci scoraggia, ci blocca riguardo al futuro, ci fa sentire impotenti e sfiduciati. Ma se Gesù il Signore è risorto, e se ha vinto la morte e il male che si era accanito contro di lui, possiamo sperare. È umano avere paura e soprattutto temere che chi ha in mano le leve della guerra possa lasciarsi possedere dal demone della guerra che vuole diventare il padrone del mondo oppure, se non riesce, vuole distruggere il mondo".

"Tutto l’ultimo libro della Bibbia però, che chiamiamo Apocalisse (che significa “rivelazione”), è una proclamazione della vittoria del Cristo risorto, dei suoi angeli, dei suoi santi, dei martiri e dei profeti, contro i demoni di questo mondo, che fanno tanti danni e violenze. Il vincitore è uno solo, l’Agnello immolato che porta via, su di sé il male del mondo e lo vince sulla croce. Secondo questa rivelazione, l’ultima parola, sarà la sconfitta totale di ogni male e del maligno. Non neghiamo perciò il male assurdo della guerra, ma sappiamo che essa non sarà definitiva. La vera fine sarà la gloria e la gioia di tutti noi che abbiamo affidato le nostre vite a lui, il Risorto".

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