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A Ravenna l'assemblea annuale di Confindustria. "La comunicazione mobilita l'opinione pubblica"

Si è svolta giovedì pomeriggio a Ravenna l'assemblea annuale di Confindustria dal tema "Impresa e comunicazione", che il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha definito "attuale e affascinante"

Si è svolta giovedì pomeriggio a Ravenna l'assemblea annuale di Confindustria dal tema "Impresa e comunicazione", che il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha definito "attuale e affascinante". Tra gli argomenti principali battuti dal primo cittadino  quello di internet: "La Giunta comunale si è impegnata a lavorare, durante il mandato, sui temi dell’accesso alla rete, dell’e-inclusion, del wireless pubblico, della banda larga e dei nuovi diritti digitali".

"L’Agenda Digitale per Ravenna  proposta dalla Giunta sarà discussa nell’ambito di un percorso partecipato che inizierà a settembre e si concluderà a dicembre 2013 - ha aggiunto Matteucci -. Verranno promosse azioni per promuovere opportunità di conoscenza digitale nei confronti dei cittadini con particolare  attenzione alla gamma dei diversi svantaggi digitali (età, condizione sociale ed economica). Infine stiamo lavorando per candidare Ravenna ad eventuali piani nazionali, dedicati all’infrastrutturazione digitale del territorio a banda ultra larga e di nuova generazione".

Ha chiosato il sindaco: "Certamente conoscere e soprattutto sapere utilizzare tutte le potenzialità dei nuovi media è ormai diventata una necessità per le imprese che vogliono stare sul mercato, soprattutto in tempi di crisi economica come quelli che stiamo vivendo. Ma non dobbiamo dimenticare che non esiste una ricetta unica per uscire dal tunnel nel quale siamo entrati. Tutti, dal pubblico al privato, ciascuno a seconda delle proprie competenze e responsabilità,  siamo chiamati a mettere in campo progetti, proposte, strategie e risorse per fare tornare a crescere l’economia del nostro Paese".

Ha sottolineato nel suo intervento il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi, che già in passato aveva ricordato "come impresa, benessere economico e libertà siano indissolubilmente legati, così come sono tristemente legati la tirannia, la servitù e la miseria. L’anno scorso ho espresso il sentimento, condiviso nel mondo dell’industria, che la cultura di impresa, che per necessità valorizza il merito, è anche baluardo dei valori che caratterizzano una buona classe dirigente. Vorrei aggiungere quest’anno che i sentimenti di laboriosità e concretezza dell’impresa possono emergere e affermarsi anche nei dibattiti senza filtri su internet, e che se il ceto produttivo saprà partecipare a questa sfida consoliderà la conoscenza e la libertà di tutti noi".

Spiegando il tema "Impresa e Comunicazione", Ottolenghi ha evidenziato che "nei momenti di difficoltà e tensione sociale ed economica i valori di libertà e democrazia ed i processi politici ad essi connaturati vengono messi a più severa prova dalla necessità di trovare vie di fuga (reali o illusorie) alla crisi. È in questi momenti che storicamente la libertà ha vacillato e che le dittature hanno avuto successo. A dare vigore alla democrazia, o potere alla tirannide, sono anche i mezzi di formazione del consenso, in primo luogo i mezzi di comunicazione".

"Dunque riflettere sulle loro dinamiche è utile anche al mondo produttivo, soprattutto quando strumenti abbastanza nuovi come internet giocano un ruolo crescente - ha sottolineato -. L’altro motivo è più vicino all’industria benché connesso al primo, e cioè che proprio nei momenti di crisi viene meno la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica, e i nuovi progetti delle aziende, e quelli di infrastrutturazione del territorio vengono facilmente bloccati da gruppi di interesse o di opinione, anche esigui, ma capaci attraverso i mezzi di comunicazioni di mobilitare l’interesse dell’opinione pubblica e di oscurare la legittimità democratica delle istituzioni politiche".

MINGOZZI - “Mi fa molto piacere che per la prima volta – afferma il vicesindaco Mingozzi – la relazione del presidente degli industriali ravennati esprima apprezzamento rivolto all’insediamento universitario che via via sta crescendo nella nostra provincia. Del resto tra i principali partner dei Corsi universitari vi sono proprio le imprese di Confindustria, a partire dal settore portuale, dell’off shore, dell’energia, della chimica, dell’edilizia e dell’agricoltura. Voglio citare poi l’impegno di Confindustria per ampliare la gamma di ‘borse lavoro’, master e contratti di formazione che avvicinano i nostri laureati al sistema imprenditoriale con punti di eccellenza nelle offerte di lavoro rivolte soprattutto ai laureati di ingegneria, scienze ambientali e restauro dei beni culturali. Che tutto questo trovi un riconoscimento pieno nell’assemblea di Confindustria è straordinanriamente positivo e rappresenta per noi, istituzioni, docenti e studenti,  un ulteriore stimolo a continuare sulla strada di una qualificazione universitaria nei numeri (3.700 studenti e 25 sedi didattiche e di ricerca) ma soprattutto nella qualità degli studi offerta alle nostre imprese”.     

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