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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Cervia

Commercianti in spiaggia contro i vu cumprà: a Lido di Savio 107 postazioni abusive

Giovedì mattina la Confesercenti a Ravenna e a Cervia è andata in spiaggia in due delle località tra le più colpite dalla presenza dell’abusivismo commerciale

Giovedì mattina la Confesercenti a Ravenna e a Cervia è andata in spiaggia in due delle località tra le più colpite dalla presenza dell’abusivismo commerciale (Lido di Savio e Milano Marittima) con un volantinaggio rivolto ai turisti.

La Confesercenti, che durante l’estate ha nuovamente e costantemente monitorato e segnalato l’andamento del fenomeno dell’abusivismo commerciale sulla costa, ha intrapreso in piena stagione l’iniziativa di informazione verso i frequentatori della spiaggia anche nell’ambito della campagna di comunicazione promossa dal Protocollo tra Prefettura, istituzioni locali e associazioni di categoria.

Durante il volantinaggio, avvenuto dalle 9 alle 12, si è potuto constatare che mentre nel tratto di Milano Marittima che va dal Canalino alla X Traversa non erano presenti postazioni fisse perché era attivo un servizio di controllo da parte dei Carabinieri, la situazione era ben diversa sulla spiaggia di Lido di Savio, dove sono stati contate ben 107 postazioni fisse, a cui vanno aggiunti i soggetti itineranti.

Con maglietta per l’occasione “Confesercenti per la legalità – L’abusivismo danneggia anche te” sono stati distribuiti oltre 3000 volantini ai turisti, anche in lingua inglese, per sensibilizzarli sul fenomeno e sui rischi in cui si può incorrere in caso di acquisti di merci e prodotti (tutti molto spesso con materie prime scadenti e non sicure come ad esempio occhiali, giocattoli, abbigliamento, chincaglieria, ecc.), come di utilizzo di prestazioni da persone sprovviste di ogni autorizzazione e titolo.

Tra i rischi anche quello di essere multati, per quanto non si è a conoscenza di sanzioni operate agli acquirenti.

I prodotti sprovvisti della marcatura CE, infatti, non sono conformi alla normativa comunitaria e ciò significa, oltre al fatto d’essere stati importati illegalmente, totale insicurezza sulla protezione della salute (riguardo la tossicità dei materiali, la resistenza all’infiammabilità, l’attendibilità dei componenti, la schermatura ai raggi UV) nonché sulla sicurezza degli utilizzatori (consumatori e lavoratori),  la protezione della proprietà o la tutela dell’ambiente.

Il giro d’affari intorno a queste merci, oltretutto, alimenta la clandestinità, lo sfruttamento e il mercato della falsificazione, con tutte le problematiche connesse.

Esplicito il richiamo e l’invito a non acquistare dagli abusivi: “Altro che affare! La tua salute non ha prezzo, anche in vacanza e ovunque ti trovi scegli la legalità!”

La Confesercenti persevera nella propria azione a tutela della legalità e mentre chiede controlli e presenze continue alle autorità di vigilanza, sia sulle reti organizzative che sulla spiaggia, chiama la cittadinanza e i turisti a contribuire all’azione di ridimensionamento del fenomeno.

Per questo è importante agire anche per togliere mercato al fenomeno.

Nonostante le azioni e le operazioni svolte dalle forze dell’ordine (alcune significative sulle residenze come sull’intera filiera, a testimonianza della sua ampiezza) il fenomeno degli abusivi è presente in notevole quantità e organizzazione sulla costa e non si riscontra un contrasto proporzionato alle dimensioni del fenomeno.

Le leggi e le norme per quanto perfettibili ci sono e non possono essere oggetto di rispetto e contrasto solo in certi momenti e situazioni.

Per la Confesercenti (che domani compie il proprio 65° dalla nascita) il contrasto dell’abusivismo resta una priorità di azione nell’ambito locale della tenuta e della difesa della legalità e del rispetto delle leggi e dello stato di diritto.

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