Area commerciale a Bagnacavallo: "I candidati sindaci si esprimano con chiarezza"

Sull’argomento area Naviglio a Bagnacavallo, che potrebbe diventare sede di una nuova grande area commerciale, con 1.500 metri quadrati di superficie alimentare e ulteriori migliaia di metri destinati al commercio extralimentare, tornano nuovamente le Associazioni del Commercio – Confcommercio e Confesercenti – per sottolineare il silenzio calato sulla vicenda. “Entrambe le Associazioni del commercio – si legge in una nota congiunta di Confcommercio e Confesercenti – hanno presentato osservazioni e opposizione alla adozione della Variante. Dopo una difesa d’ufficio della Giunta Comunale di Bagnacavallo affidata alla stampa e caratterizzata da più di una contraddizione, non abbiamo più saputo nulla e sulla vicenda pare calato il silenzio”.

“A questo punto - prosegue la nota - ci chiediamo: entro quali tempi la Giunta di Bagnacavallo conta di deliberare sulle osservazioni presentate? Quale validità è da attribuire ai Regolamenti Edilizi RUE esistenti per questo e per possibili casi simili? E’ una decisione che verrà presa da questa Giunta o dalla Giunta che si insedierà dopo le ormai prossime elezioni Comunali che interesseranno anche il Comune di Bagnacavallo?”.

“Si tratta di un questione che per noi è determinante, poiché né a Bagnacavallo né in altri Comuni vi è alcuna necessità di aumentare le superfici commerciali di medie strutture, tanto meno per il settore alimentare. E questo sia per i recenti insediamenti commerciali avvenuti a Bagnacavallo e nelle aree limitrofe, sia per il ridimensionamento consistente della domanda e il pesante crollo dei consumi registrato in questi ultimi due anni. E in riferimento alla localizzazione dell’area, ribadiamo essere in contrasto con gli stessi obiettivi dichiarati dall’Amministrazione comunale – la valorizzazione del centro urbano - l’ubicazione di una nuova struttura commerciale nell’area Naviglio. Chiediamo a questo punto che anche i candidati Sindaci alle prossime elezioni a Bagnacavallo si esprimano con chiarezza sull’argomento – conclude la nota di Confcommercio e Confesercenti – per scongiurare  una decisione che impoverirebbe il territorio. Sarà nostra cura riportare agli associati tutte le risposte, o le mancate risposte, che riceveremo sull’argomento”.