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Concessioni balneari, il Consiglio di Stato ha deciso: andranno all'asta a fine anno

Il Consiglio di Stato ha confermato la bocciatura della proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024 del governo Meloni, che dovranno pertanto andare in asta al 31 dicembre 2023

Il Consiglio di Stato ha confermato la bocciatura della proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024 del governo Meloni, che dovranno pertanto andare in asta al 31 dicembre 2023. I rinnovi, dunque, dovranno avvenire tramite gara pubblica, come impone la direttiva Bolkestein che vieta il rinnovo automatico delle concessioni balneari.

"L’ennesima bocciatura conferma che la strada intrapresa dall’esecutivo e dai partiti di maggioranza, ossia continuare a perdere tempo e ignorare il diritto italiano e quello eurounitario, è folle, assurda, sbagliata e porta al rischio sempre più grande di un vero e proprio disastro per il comparto balneare - afferma il senatore del M5S Marco Croatti - Tra 4 mesi tutte le concessioni demaniali scadranno e i comuni dovranno necessariamente indire gare pubbliche perché eventuali ulteriori proroghe porteranno ricorsi e contenziosi a pioggia che bloccheranno l’intero settore balneare con ripercussioni gravissime per le località turistiche costiere. Questo governo irresponsabile deve prendere atto che non c’è più tempo, ammettere che le promesse ai balneari erano solo pericolose balle e deve agire immediatamente per mettere i comuni nelle condizioni di lavorare sulle gare. Se l’esecutivo è incapace di affrontare il tema vada a prendere gli atti che ho presentato, insieme al collega Mario Turco, a maggio 2022 nel decreto concorrenza e a giugno 2022 nella legge delega del Governo sui contratti pubblici. In quei provvedimenti abbiamo affrontato molti aspetti dirimenti per le gare pubbliche e rappresentano un importante punto di partenza per disciplinare la materia. Il comparto balneare è sull’orlo del baratro, non c’è altro tempo da perdere".

"In un'ottica di dibattito e di visione futura di città, che ha sempre contraddistinto la lista che rappresento, abbiamo presentato nelle scorse settimane un ordine del giorno che verrà discusso nel consiglio comunale del 4 settembre prossimo - interviene invece Alain Conte, capogruppo di Cervia Ti Amo in consiglio comunale - Questo documento vuole finalmente porre al centro del dibattito politico e organizzativo della città la visione integrata della spiaggia. Vogliamo accelerare sulla questione Bolkestein, a fronte delle continue e ripetute sollecitazioni da parte di Consiglio di Stato e Commissione Europea, ritenendo che la città debba discutere seriamente di futuro. Chiamiamo pertanto in campo tutti gli attori economici e politici, per una discussione finalmente seria che metta sul piatto le posizioni degli attori in campo e che faccia delineare da parte di tutti una visione di città da condividere. Per noi i punti fermi restano quelli di un no fermo al commercio in spiaggia, un no a una deregulation sulle discoteche a cielo aperto e di una pacificazione fiscale e sociale che permetta a tutti gli imprenditori di partire dalla stessa condizione e di partecipare in maniera solidale allo sviluppo e alla crescita della città".

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