Concessioni balneari, Sib e Fiba: "L’inerzia del Governo rischia di danneggiare un settore di successo"
Le due organizzazioni del settore scrivono alla presidente del Consiglio: "Non è assolutamente rinviabile un intervento normativo per evitare la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia"
"Urge un intervento normativo" per evitare di far piombare nel caos un settore composto da circa 30.000 imprese: questo è quanto scrivono Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari (aderente a Confcommercio) e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba - Confesercenti, in una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni. Pur apprezzando "la lettera di risposta alla Commissione Europea dello scorso 16 gennaio - le due organizzazioni - ribadiscono lo stato di profonda preoccupazione del settore per la mancata emanazione di un atto normativo o amministrativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime".
"Siamo costretti, infatti, ad evidenziare che quanto paventato nelle nostre precedenti lettere sta diventato realtà con gli Enti concedenti (Comuni e Autorità di sistema portuale) che stanno ponendo in essere le procedure amministrative per la messa a gara delle aziende attualmente operanti - continua la nota congiunta - Non è assolutamente rinviabile un intervento normativo o, comunque, l’emanazione di provvedimenti amministrativi che evitino la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia. L’inerzia del Governo in tal senso rischia di danneggiare o distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo".