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Crisi Iter, martedì di sciopero: manifestazione e incontro col Prefetto

"Lo scorso 18 aprile in Iter - illustrano i sindacati - si è svolta un’assemblea molto partecipata con i lavoratori per illustrare il percorso che definirà il progetto industriale"

Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e la Rsu e tutti i lavoratori della Iter hanno proclamato un’intera giornata di sciopero per martedì con una manifestazione in piazza del Popolo a Ravenna davanti alla Prefettura, in concomitanza di un incontro che si terrà con il Prefetto. La giornata di mobilitazione coinvolgerà tutti i lavoratori della sede Iter e dei cantieri in Italia che rimarranno chiusi.  

"Lo scorso 18 aprile in Iter - illustrano i sindacati - si è svolta un’assemblea molto partecipata con i lavoratori per illustrare il percorso che definirà il progetto industriale che la direzione aziendale ha comunicato a sindacati e Rsu. Il progetto presentato, fra l’altro non ancora definitivo, prevede l’affitto di un ramo di azienda, con finalità di acquisizione attraverso una società così detta New Co, mentre per le restanti attività si prevede la liquidazione. Il piano prevede la gestione di tutti i cantieri produttivi di Iter aperti in essere. Tali cantieri riuscirebbero però a occupare solamente una sessantina di lavoratori su una platea attuale di 256 dipendenti.

"Al piano in elaborazione manca ancora tutta la parte relativa alle spese della struttura generale - continuano i sindacati -. Inoltre non va dimenticato che il prossimo 5 maggio scadono gli ammortizzatori sociali, che diventano determinanti per tutta la gestione del concordato richiesto da Iter lo scorso 21 febbraio al  tribunale di Ravenna e, con decreto, in egual data è stato assegnato il termine di 120 giorni per il deposito del piano concordatario per quanto riguarda la ristrutturazione del debito verso banche e fornitori".

"Su richiesta della direzione aziendale Iter e dei sindacati, il prossimo 30 aprile è previsto al ministero delle Attività produttive un incontro per verificare la eventualità di una proroga della Cigs straordinaria necessaria fino alla accettazione del concordato da parte del giudice che potrebbe permettere la continuità produttiva della Iter", proseguono Fillea Filca e Feneal, che hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore alle Attività produttive dell’Emilia Romagna per illustrare la situazione ed evidenziare il rischio occupazionale.

“Siamo in attesa di convocazione – spiegano i sindacati - in quanto ad oggi non abbiamo ancora avuto riposta”. Martedì è stato fissato un incontro con il Prefetto di Ravenna, i sindacati e la Rsu aziendale per "illustrare le problematiche aziendali che lasciano intravedere pesanti ricadute occupazionali che si aggiungerebbero a questo territorio già abbondantemente martoriato da continue chiusure di aziende e relative perdite di posti di lavoro". I sindacati sottolineano "l'eventuale rischio di perdere un’importante cooperativa che è stata fra le prime ad avere fatto la storia della cooperazione provinciale, quale motore importante per i livelli occupazionali e di benessere del nostro territorio".

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