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Economia

Cgil, funzione pubblica e agroindustria: Melandri e Vicidomini confermati segretari

“L’agroindustria sta vivendo una delicata situazione occupazionale ed economica – commenta Raffaele Vicidomini -. Occorre agire su tre versanti

I comitati direttivi della Flai e della Fp Cgil hanno confermato i rispettivi segretari generali provinciali. La categoria dell’agroindustria (Flai Cgil) continuerà ad essere guidata da Raffaele Vicidomini, mentre la categoria del pubblico impiego (Fp Cgil) avrà come segretaria Marinella Melandri. “L’agroindustria sta vivendo una delicata situazione occupazionale ed economica – commenta Raffaele Vicidomini -. Occorre agire su tre versanti. Innanzitutto servono politiche che favoriscano processi di aggregazione, tracciabilità dei prodotti sull’intera filiera, controlli severi sulla qualità e la lavorazione dei prodotti".

"Dal punto di vista occupazionale, la crisi ha fatto emergere come vada regolamentato un mercato del lavoro che non riconosce politiche di welfare in caso di crisi aziendali (come ad esempio le  vertenze di Contarini Fruit e Le terre di Alfonsine) alle migliaia di lavoratori avventizi e stagionali che rappresentano il vero ammortizzatore sociale per le imprese - continua Vicidomini -. Determinante è il tema della legalità; anche nel nostro territorio sta proliferando un'intermediazione di manodopera illegale che rappresenta un'evoluzione del fenomeno del caporalato. Diventa non più prorogabile, oltre all'abrogazione della Legge Bossi-Fini il ripristino del collocamento pubblico al fine di sottrarre manovalanza e vite umane alle nuove e vecchie forme di caporalato”.

Per quanto riguarda la Fp Cgil Marinella Melandri si sofferma sui processi che stanno interessano la sanità, il welfare locale e il blocco dei contratti nel pubblico impiego: “In occasione del congresso di categoria – dice la segretaria – si sono svolti momenti preziosi di approfondimento con i diversi rappresentanti istituzionali che abbiamo ospitato. Diverse sono le priorità da affrontare. Sul territorio occorre realizzare un’effettiva integrazione tra le Ausl della Romagna a garanzia della qualità dei servizi erogati e di coloro che ci lavorano. Siamo di fronte a un importante processo di innovazione con grandi potenzialità ma anche rischi".

"Come tale va governato e seguito con massima attenzione. Un altro processo che stiamo vivendo è il cambiamento del welfare locale con la riorganizzazione dei servizi - conclude Melandri -. Per affrontare questa sfida l’Asp si configura come soggetto centrale e servirebbero assunzioni che i vincoli di legge stanno purtroppo impedendo. Infine la categoria dovrà affrontare la questione del blocco dei contratti del pubblico impiego, e anche della contrattazione integrativa, in essere dal 2010. Una situazione che non è più sostenibile per tutti i lavoratori coinvolti”.

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