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Università: a Ravenna un nuovo polo dell'Edilizia storica e il restauro architettonico

Si è tenuto nei giorni scorsi il Consiglio di indirizzo di Fondazione Flaminia. L’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2013 che si chiude in pareggio

Si è tenuto nei giorni scorsi il Consiglio di indirizzo di Fondazione Flaminia. L’assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2013 che si chiude in pareggio. In apertura, il presidente di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri ha ricordato la figura del consigliere Giuseppe Morgagni, prematuramente scomparso lo scorso dicembre, da tempo presenza attiva nel consiglio di amministrazione in rappresentanza delle tre Centrali Cooperative (AGCI, LegaCoop e Confcooperative).

Il consiglio di indirizzo ha quindi approvato all’unanimità la proposta di sostituzione presentata dalla Camera di Commercio di Ravenna nella persona di Giorgio Brunelli, personalità di spicco del mondo cooperativo, attualmente presidente della Banca AGCI Spa. I soci presenti hanno quindi espresso piena fiducia al presidente Lanfranco Gualtieri e garantito la volontà di non ridurre il loro impegno contributivo per il futuro: “Questa conferma – ha sottolineato Gualtieri - diventa indispensabile a fronte della contrazione contributiva che si è verificata negli ultimi anni. Con l’appoggio dei soci presenti e quello assicurato dai tre maggiori soci della Fondazione Flaminia - Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Comune di Ravenna e Comune di Faenza - siamo in grado di offrire continuità di sviluppo al Campus ravennate”.

Presentando la relazione di attività 2013, Gualtieri ha sottolineato la necessità di proseguire nell’opera di potenziamento dei servizi allo studente e in particolare ha posto l’attenzione sul servizio abitativo che, a seguito della cessione di palazzo Guiccioli dal Comune di Ravenna alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ha visto un ridimensionamento dei posti letto disponibili. A questo proposito, il vicesindaco Giannantonio Mingozzi è intervenuto sottolineando la necessità di un impegno specifico da parte del Comune di Ravenna su questo fronte e proponendo di avviare una riflessione per realizzare a Ravenna una residenza studentesca in linea con quelle presenti nelle altre realtà universitarie della Romagna.

Mingozzi ha inoltre portato il problema delle sedi all’attenzione dell’assemblea, segnalando che mentre su Bologna e gli altri campus della Romagna i progetti edilizi strategici procedono, a Ravenna mancano ancora risposte certe per quanto riguarda le aule e i laboratori didattici dei corsi di laurea della Scuola di Scienze, nonostante l’ottima performance e il positivo trend delle iscrizioni conseguiti negli ultimi anni. L’assemblea ha quindi espresso parere positivo al progetto di rilancio della presenza di Ingegneria a Ravenna. L’iniziativa prevede la caratterizzazione del corso di studi ravennate sotto il profilo dell’Edilizia storica e del restauro architettonico e il potenziamento del corpo docente.

Nel progetto, frutto di un confronto serrato con il rettorato, rientra anche l’avvio, a partire dall’anno accademico 2014/2015, di una nuova laurea magistrale internazionale in ‘Riabilitation of historic buildings’ interamente in lingua inglese. Il corso di laurea si avvale dell’accordo, recentemente sottoscritto tra Ateneo di Bologna e Tonji University di Shanghai, in base al quale sono previste collaborazioni e scambio di studenti fra i due insediamenti universitari. Gli studenti della laurea magistrale internazionale godranno inoltre del beneficio di conseguire il doppio titolo valido sia Italia che in Cina.

Questa nuova acquisizione, che fa salire complessivamente a tre il numero delle lauree magistrali internazionali in lingua inglese presenti a Ravenna, si traduce in un indiscutibile rafforzamento della propensione alla internazionalizzazione della didattica nel nostro insediamento.

Come è stato illustrato da Lanfranco Gualtieri, nella prospettiva di un polo formativo sulla edilizia storica e il restauro architettonico a Ravenna, la presenza della nuova laurea magistrale consentirà di arrivare a raddoppiare il numero dei docenti di area ingegneristica radicati a Ravenna. A questo proposito, tra i punti strategici della futura attività di Flaminia, Gualtieri ha rimarcato l’importanza di proseguire sul fronte del radicamento dei docenti a Ravenna come presupposto fondamentale ai fini di una didattica di qualità e importante arricchimento per la nostra città.

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