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Faenza, alla Manfrediana terzo appuntamento del "Festival Fare Leggere Tutti"

"La Biblioteca è senza dubbio - afferma la direttrice - un istituto culturale importante nella comunità, accanto alla famiglia e alla scuola, non è solo il luogo dove si conservano e si consultano i libri

Sabato, alle 16, nella sala Bigari della Residenza municipale di Faenza si terrà il terzo evento del festival Fare Leggere Tutti: "La Biblioteca e’ per tutti", una conferenza formativa/informativa sul progetto avviato.Il progetto è promosso dalla Biblioteca comunale manfrediana, il Centro di documentazione e formazione Reciprocamente cooperativa sociale "Il Cerchio" di Ravenna e il programma nazionale Nati per Leggere, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, l'Unione dei Comuni della Romagna Faentina e l'Ausl Romagna.

All'incontro interverranno il vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Faenza Massimo Isola, Rosanna Pasi, ideatrice del festival Fare Leggere Tutti, la direttrice della Biblioteca comunale manfrediana Daniela Simonini, Nives Benati, referente nazionale del programma Nati per Leggere, Claudia Muratori, pediatra Ausl Romagna e coordinatrice dei pediatri aderenti al programma Nati per Leggere, Daniela Casotti Minardi, mamma di un bimbo con ritardo cognitivo, Guendalina Zanarini e Deborah Caranti, operatrici del Centro di documentazione e formazione Reciprocamente cooperativa sociale "Il Cerchio", e alcuni genitori dell'Associazione "L'isola che non c'è".

"Oltre all'attenzione di un testo legato a diverse attività performative, che è la mission del festival," - afferma Rosanna Pasi, ideatrice del festival - con questo secondo percorso culturale ci interessa cogliere altre necessità del territorio, sempre partendo dalla lettura. In particolare intendiamo rivolgerci a quei bimbi che hanno difficoltà di lettura e che non possono interagire con un testo «normale» anche se pensato per la loro fascia di età".

"Saper leggere" - aggiunge Daniela Simonini, direttrice della Biblioteca manfrediana - "non è facile per nessuno, specie per tutti coloro che non riescono ad acquisire capacità di decodifica dei segni e collegarla all’abilità di rielaborazione mentale. Oggi esistono, per fortuna, tecniche nuove già consolidate che aiutano operatori culturali, genitori e insegnanti a far avvicinare alla lettura un numero sempre maggiore di bambini".

"La Biblioteca è senza dubbio - conclude la direttrice - un istituto culturale importante nella comunità, accanto alla famiglia e alla scuola, non è solo il luogo dove si conservano e si consultano i libri ma anche dove si individuano risposte ai bisogni della popolazione più debole: un aspetto socio culturale di grande rilievo".

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