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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Aumentano i bruchi, cittadini preoccupati: sconsigliato l’uso di insetticidi

Quanto indicato normalmente come “ruga” altro non è che il bruco o larva di una farfalla grigio giallognola con un apertura alare di circa 2 centimetri: Eilema caniola, comunemente detta Litosia.

Da alcuni anni nei centri abitati è facilissimo incontrare dei piccoli bruchi comunemente indicati come “rughe”. Questi sono lunghi 1,5-2 centimetri, sono di colore bruno nerastro e sono coperti da corta e folta peluria. Sono poco vistosi e se non fosse per l’abitudine di sostare su muretti, intonaci e pareti delle abitazioni, potrebbero passare facilmente inosservati, ma divengono visibilissimi quando si spostano e si addensano in certi siti particolari, come per esempio alla base delle pareti, sui ballatoi, sui balconi. Quanto indicato normalmente come “ruga” altro non è che il bruco o larva di una farfalla grigio giallognola con un apertura alare di circa 2 centimetri: Eilema caniola, comunemente detta Litosia.

L'insetto nelle nostre zone compie normalmente due/tre cicli in un anno e le rughe quindi possono comparire in primavera, in estate e in autunno. Queste larve si cibano di vegetali piuttosto particolari, i licheni, e soprattutto di quei licheni che crescono bene come patine incrostanti verdognole o grigie sui muri umidi in ombra o esposti a nord, tra i vecchi coppi dei tetti, sulle grondaie, sul terreno scarsamente soleggiato.

In questi ultimi anni il numero dei bruchi è risultato in aumento, per cui si sono avute parecchie segnalazioni di cittadini con specifiche richieste di intervento rivolte alle autorità competenti. L’allarme generatosi, soprattutto nei centri urbani, non ha però motivazioni serie: dal punto di vista sanitario non costituiscono un problema, in quanto prive di effetti patogeni. È una specie innocua per la salute dell'uomo e degli animali. La presenza di Eilema caniola in città è una costante nel tempo; quello che invece può cambiare nel corso degli anni è la sua consistenza numerica, fatto caratteristico di tutti gli organismi viventi.

La massiccia presenza di bruchi di Eilema caniola nelle nostre città in questi anni è dovuta a favorevoli condizioni climatiche e ambientali, che hanno permesso una rapida crescita numerica. Eilema caniola è una farfalla diffusa nell’Europa meridionale, legata quindi a un clima con inverni miti. Gli ultimi inverni, particolarmente miti, con punte minime di temperatura prossime allo zero, non hanno causato la fisiologica mortalità larvale. Così come sono aumentate rapidamente negli ultimi, anni è facile prevedere che possano calare numericamente in un lasso di tempo analogo.

La loro presenza, sebbene possa essere ritenuta molesta, non deve in alcun modo spingere all’impiego di insetticidi normalmente in commercio, perché il rischio da intossicazione e di inquinamento legato al loro utilizzo è senz’altro più reale e più pericoloso che non l’incontro di bruchi in casa. Non essendo pericolosi si sconsigliano interventi di disinfestazione. E' utile invece chiudere o proteggere le eventuali vie d'ingresso. Nel caso proprio non se ne possa fare a meno si possono utilizzare prodotti ad effetto barriera nei soli punti dove i bruchi penetrano in casa (es lucernai, infissi di porte e finestre). Per l’eliminazione dei bruchi si può utilizzare paletta, scopa e aspirapolvere avendo cura, per precauzione, di evitare il contatto diretto con le mani: spesso un po' di pazienza e di raziocinio in più sono le soluzioni migliori.

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