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Alluvione, Ferrero (Fratelli d'Italia): "Dal Pd atteggiamento non più tollerabile, non dice la verità"

Il coordinatore provinciale: "Quello che a oggi è mancato sono le scuse da parte di chi in oltre 30 anni non ha fatto niente per mettere in sicurezza il territorio"

"Leggo con stupore il commento che il sindaco di Ravenna ha fatto alla lettera che il Presidente del Consiglio ha inviato al sub Commissario Bonaccini, a fronte delle continue polemiche e rimostranze mosse da lui e dal Pd al gran completo, relativamente all’azione messa in atto dal Governo per rimediare ai danni prodotti dall’alluvione". Così in una nota il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Alberto Ferrero. "Purtroppo noto che, anche a fronte di una precisa elencazione delle misure già messe in atto per un totale di oltre 4,5 miliardi e di altre che lo saranno, si continua a sostenere il contrario della verità. Questo non è più tollerabile. Quello che purtroppo a oggi è mancato e ci saremmo aspettati che in tre mesi avvenisse, sono le scuse da parte di chi in oltre 30 anni non ha fatto niente per mettere in sicurezza il territorio".

"Ci saremmo aspettati che i diversi enti che, rispettivamente si sarebbero dovuti occupare della manutenzione degli alvei dei fiumi, della manutenzione della rete dei canali, delle idrovore, degli argini e di tutte le opere accessorie che in tanti anni non sono state fatte, chiedessero scusa. Ci saremmo aspettati che le autorità politiche locali che avrebbero dovuto controllare che gli enti preposti realizzassero queste opere e che non hanno controllato, chiedessero scusa. Purtroppo non è ancora avvenuto e, per distogliere l’attenzione da questo, polemizzano spargendo falsità", prosegue Ferrero.

E in conclusione: "Oggi è arrivata la risposta del Presidente del Consiglio che, elencando le misure messe in atto ribadisce che altre sono previste e che la finalità è il rimborso del 100% dei danni. Per raggiungere questo obbiettivo è fondamentale che tutti gli enti politici e tecnici collaborino con il Commissario Figliuolo. Non è più tempo di polemiche sulla pelle degli alluvionati, più si continuerà polemizzando e non riconoscendo gli errori, più l’opera di ricostruzione sarà lenta. Questo i Romagnoli non se lo meritano".

La senatrice Farolfi

Sul tema arriva un commento anche da parte della senatrice Marta Farolfi: "Il sindaco di Ravenna, con pervicacia, continua a polemizzare anche dopo che lo stesso Presidente del Consiglio,  Giorgia Meloni, ribadisce l’impegno del Governo al pieno risarcimento di tutti i danni subiti, anche dai privati, previa acquisizione di stime precise che consentano una corretta quantificazione dei danni e quindi dell’adeguato fabbisogno finanziario da stanziare. Cosa significa? Significa che il  governo, al momento, ha già stanziato 4,5 miliardi ma se sarà necessario è pronto a incrementare la cifra".

"Dei 4,5 miliardi, una parte è finalizzata alla tutela del mondo imprenditoriale e lavorativo attraverso procedure ad hoc e una parte, già nella disponibilità del gen. Figliuolo, è indirizzata al ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche lesionate. Consiglio a De Pascale di leggere con più attenzione quanto scritto dal Presidente del Consiglio: Giorgia Meloni non ha mai detto che i 4,5 miliardi sono già stati spesi, ha detto che sono stati stanziati e ha sottolineato la necessità di procedere alla ricostruzione in modo serio, preciso e concreto. Da questa calamità che ci ha colpiti, dobbiamo saper cogliere l’opportunità di porre rimedio a tutte le mancanze della Regione nella gestione del territorio così da poter ridurre gli impatti di eventuali futuri eventi estremi. Perché la verità è che molti danni si potevano evitare o limitare. Per esempio, non sono state fatte tutte le casse di espansione previste, non sono stati puliti i fiumi, fra l’altro gli stessi esondati nel 2019".

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