rotate-mobile
Politica

Elezioni, "La nuova amministrazione sostenga al meglio il ruolo del teatro nel sociale"

"I nostri laboratori teatrali inclusivi non sono una banale occasione di divertimento, ma contribuiscono in maniera decisa alla socializzazione"

"La Lista Civica “Ama Ravenna” accende un faro su "una situazione di disattenzione verso il valore terapeutico delle arti antiche esercitate ad ogni livello". Il presidente dell'Associazione Culturale “Beppe Aurilia Theatre” Lorita Aurilia, candidata nella Lista Civica “Ama Ravenna” per le elezioni amministrative imminenti, lamenta "da anni l'assenza di uno spazio adeguato dove poter far le prove".

"Il teatro promosso dall'Associazione  “Beppe Aurilia Theatre” - commenta Lorita Aurilia - è una realtà ravennate che si colloca nel sociale a 360 gradi coinvolgendo disabili, donne, uomini, carcerati, anziani, bambini, studenti, immigrati, rifugiati politici di qualsiasi età. I nostri laboratori teatrali inclusivi non sono una banale occasione di divertimento, ma contribuiscono in maniera decisa alla socializzazione, responsabilizzazione della persona in un contesto comunitario, trovare un luogo di ascolto e riconoscimento individuale. Attraverso questi progetti ci si avvale di un’arte così antica per lottare contro l’emarginazione sociale, si creano rapporti di rispetto tra partecipanti di ogni età ed estrazione sociale, si riducono situazioni di disagio, si impiega il tempo dei ragazzi tenendoli lontani da situazioni di bullismo dando loro un esempio costruttivo della vita. Inoltre durante i laboratori si apprendono nozioni sull'utilizzo della voce e del corpo, sulla presenza scenica e su tutto quanto è necessario apprendere per poter calcare il palco".

Continua Aurilia: "Dopo ben 17 anni di attività l'Associazione non ha ancora una sede adeguata  capace di accogliere persone in carrozzina. Gli attori per potere effettuare le prove sono costretti di volta in volta a spostarsi in base alla disponibilità delle sale assegnate dal Comune di Ravenna. Tutto questa scarsa sensibilità benché i numeri di adesione parlano chiaro: la rassegna coinvolge circa 200 neo-attori nei vari progetti, con una media di 2500 spettatori a stagione, e si conclude da 8 anni con l'evento “Inno a teatro”, che coinvolge tutti gli attori sullo stesso palco. Tra i progetti di punta dell’Associazione c’è il “Teatro Carcere”. Si tratta di un progetto  nato sei anni fa in collaborazione con l’Asp di Ravenna che ha come obiettivo di migliorare la qualità di vita dei detenuti all’interno del carcere attraverso l’arte del teatro".

"In due anni di lavoro, nella casa circondariale Port’Aurea di Ravenna, sono stati coinvolti 50 detenuti. L’idea è quella di creare un teatro stabile all’interno del carcere in quanto il teatro è un forte strumento di cambiamento per gli attori-detenuti - conclude -. A tutto questo si aggiungono progetti svolti anche all’estero, nelle difficili periferie dell’Africa e della Bulgaria. Dopo la visita del Ministro Franceschini, il quale ha ribadito la necessità di riportare l’attenzione sulla cultura non solo per la vendita dei biglietti d’ingresso ai musei, auspichiamo che la nuova amministrazione si adoperi affinché si sostenga finalmente al meglio il ruolo del teatro nel sociale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, "La nuova amministrazione sostenga al meglio il ruolo del teatro nel sociale"

RavennaToday è in caricamento