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Ancisi: "Dai sindacati della chimica una marchetta elettorale per de Pascale"

Il commento del capogruppo di Lista per Ravenna dopo l'incontro sulla vicenda Versalis tra i sindacati e il candidato sindaco del centrosinistra.

“Se questa non è una marchetta elettorale a favore del partito che porta per intero questa responsabilità dovranno essere i lavoratori del petrolchimico a giudicarlo. Mettere nella scheda una croce sul nome del segretario provinciale del PD vuol dire essersi innamorati, come colpiti dalla sindrome di Stoccolma, del proprio carnefice”. Con queste parole Alvaro Ancisi, capolista di Lista per Ravenna, attacca i sindacati della chimica dopo l’incontro con de Pascale, giudicato positivamente dai responsabili delle segreterie provinciali.

“Appena il 18 marzo scorso – afferma Ancisi in una nota - la triplice sindacale tuonava contro il Governo l’ennesimo ‘No alla vendita a Sk Capital”, che "scriverebbe l’ennesima pagina nera nella storia industriale del Paese”.
https://www.estense.com/?attachment_id=529150I segretari generali del settore chimico, scrivevano, nell’occasione, che “Sk Capital è una delle tre società registrate, secondo la Sec, al n. 400 di Park Avenue, e ubicate allo stesso piano e con il medesimo numero di telefono. Due delle tre società  hanno sede fiscale presso le isole Cayman ed una nel Delaware. I tre azionisti di riferimento sono presenti complessivamente in 42 società con un numero complessivo di zero dipendenti. È facile immaginare come queste siano solo semplici veicoli per operazioni speculative”.
Nel frattempo, la vendita del 70% Versalis a SK Capital è diventata certa, confermata autorevolmente dall’amministratore delegato De Scalzi in sede internazionale. Ma venerdì scorso, durante il  comizio di chiusura della campagna elettorale di De Pascale  tenuto da Renzi, è stato impedito l' ingresso in piazza del Popolo ai lavoratori di Versalis e allo striscione recante la scritta: Rsu Petrolchimico di Ravenna”, che intendevano solamente richiamare l’attenzione del PD sulle tristi prospettive della chimica nazionale, e in particolare dei 1.000 lavoratori ravennati investiti direttamente dall’incombente perdita del lavoro e dei 600 della divisione ex Agip che seguirebbero a catena.
Sono bastati un incontro con De Pascale e una serie di banalità su generici impegni di 'sollecitazioni' al governo, che venerdì De Pascale si era ben guardato di manifestare direttamente al capo del governo stesso, perché 'le OO.SS. Filctem, Femca e Uiltec unitamente alla RSU Versalis, RSI, ENIPOWER' pubblicassero, ad uso dei giornali, un comunicato di grande soddisfazione per il 'gesto costruttivo e di attenzione in continuità di impegno e interesse verso la vertenza Versalis e più in generale per il futuro del Polo Chimico'. A sprezzo del ridicolo, il comunicato conclude ribadendo la più totale contrarietà a condividere la svendita di Versalis, in quanto  'Eni e di conseguenza il Governo devono mantenere la governance e garantire certezze sul futuro della Versalis e di conseguenza di tutta la chimica italiana'. Cioè il contrario di quanto è già irreversibile, chiaro anche alle pietre”.

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