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Borgo Romea Vecchia, i residenti si ribellano alla pericolosa viabilità interna

Il Borgo Romea Vecchia, situato sul lato mare dell’omonima via di Classe tra via Valvassori e via Navarco, è abitato, nel fitto reticolo delle sue 14 strade interne, da un centinaio di residenti

Il Borgo Romea Vecchia, situato sul lato mare dell’omonima via di Classe tra via Valvassori e via Navarco, è abitato, nel fitto reticolo delle sue 14 strade interne, da un centinaio di residenti. “Stanchi della continua indifferenza dell’Amministrazione Comunale sui problemi di sicurezza della viabilità, abbiamo presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica che Le giriamo per conoscenza, in quanto Lei, da noi contattato all' inizio della problematica, è sempre stato disponibile ed ha presentato mozioni ed interpellanze in tal senso. Il dissenso cittadino continua e l'Amministrazione è indifferente, questa è stata la nostra ultima soluzione…Confidando in un nuovo Suo interessamento, le porgiamo cordiali saluti” è un messaggio dei cittadini pervenuto ad Alvaro Ancisi, di Lista per Ravenna
 
L’INTERROGAZIONE DEL 2015
“Il recente provvedimento (ordinanza del Comune n. 1750 del 4 dicembre 2014) sulla sosta nella viabilità principale del borgo Vecchio (vie Romea Vecchia, Valvassori e Liburna), mantiene altissimo il rischio di incidenti, conseguente al transito dei bus della linea 4 e degli scuola bus, obbligati a invadere contromano la corsia di sinistra all’atto delle svolte tra via Romea Vecchia e via Valvassori e tra via Liburna e Valvassori. Oltre ad essere manovre scorrette, pesantemente colpite dal codice della strada, gli abitanti lamentano, avendo inviato in proposito un esposto con 73 firme al Prefetto…, il pericolo continuo di trovarsi coinvolti in incidenti frontali con tali mezzi, con rischio grave per l’incolumità non solo degli automobilisti, ma anche dei passeggeri e degli autisti dei bus, compresi quelli che trasportano studenti e scolari. Resta inspiegato perché l’amministrazione comunale non intende accogliere la richiesta della popolazione, risolutiva almeno quanto banale, di introdurre il senso unico di marcia sulla via Valvassori fino a via Liburna e sul primo tratto di via Liburna da via Valvassori” recitava un’interrogazione di Ancisi al sindaco dal quale, come dice lo stesso Ancisi, “non ho mai ricevuto risposta”. “Via Valvassori è infatti a doppio senso di marcia, percorsa dagli autobus in entrambi i sensi. Gli autobus di linea passano sulle “stradine” del borgo 50 volte al giorno, producendo il pericolo massimo nel pomeriggio quando, in contemporanea, arrivano altri 2/3 bus, tra cui quello della scuola pubblica di Classe. Nei primi mesi del 2015, un autobus di linea, fortunatamente senza passeggeri, è stato coinvolto in un incidente all’incrocio di via Romea Vecchia con via Valvassori: obbligato ad allargarsi eccessivamente contromano, si era scontrato con l’autovettura di una residente che percorreva la corsia opposta” sostiene Ancisi.
 
L’ESPOSTO IN PROCURA
“L’esposto trasmesso ora alla Procura è corredato da un’ampia puntuale documentazione, che comprende tra l’altro: la richiesta inviata dai residenti alla Prefetto il 15 gennaio 2015; la risposta del Prefetto contenente le controdeduzioni dell’amministrazione comunale in data 7 ottobre 2015 (contestate perché contraddittorie e finanche “risibili” dai residenti); rilievi fotografici sulle situazioni di viabilità e di pericolo e sulla situazione in essere in via Pescara; un’analisi dimensionale delle strade Valvassori, Panzio e Pescara; planimetrie sulla viabilità di zona.
Da quanto argomentato e documentato, l’esposto ipotizza “a carico di qualche soggetto in causa, il reato ex art. 432 del codice penale, attentato alla sicurezza dei trasporti, reato con evento di pericolo, posto che non è richiesto il verificarsi di un danno materiale, essendo sufficiente l’insorgenza di uno stato di fatto che renda possibile il danno materiale (Tribunale di Milano, 30 giugno 2005)”. È opinione del sottoscritto che non sia necessario l’intervento della Giustizia ordinaria per risolvere questo limitato problema di sicurezza della circolazione stradale. Non mancano all’amministrazione comunale le professionalità tecniche atte a risolverlo prima che avvenga qualche incidente grave. Nel qual caso, verificandosi “danni alle persone, ed in particolare dove fossero coinvolti mezzi di trasporto pubblico”, i residenti ritengono che “la parte tecnica e politica comunale dovrà assumersi qualche responsabilità. e non solo le parti coinvolte nel sinistro” continua Ancisi.
 
L’INTERROGAZIONE BIS
“Consapevole che il sindaco, in quanto “responsabile dell’amministrazione del Comune…sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione  degli atti” (Testo unico degli enti locali, art. 50, commi 1 e 2), gli chiedo dunque se intende porre al personale politico e tecnico da lui prescelto in materia l’obiettivo di dare soluzione al nodo circolatorio (da troppo tempo) in questione. L’esposto contiene peraltro un lettera al sindaco, in data 18 novembre 2016, che gli ha invano ricordato come tale “grave situazione di pericolo” gli fosse stata rappresentata “in una cena a suo sostegno durante la campagna elettorale da parte dei sostenitori qui residenti” conclude l’esponente di Lista per Ravenna.

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