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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Ammucchiata di consigli comunali": Forza Italia, Ncd e M5S lasciano l'aula

Dopo l'apertura dei lavori del Consiglio Comunale, il capogruppo Ancarani ha dichiarato di ritenere inutile partecipare con il suo gruppo ai lavori del consiglio

I gruppi consiliari di opposizione Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’aula in apertura del consiglio comunale di Ravenna in programma giovedì pomeriggio. "La programmazione dei lavori del mese di luglio ha comportato e sta comportando un insieme di riunioni, commissioni e Consigli Comunali con presenze quotidiane mattina e pomeriggio, per totale di 28 incontri per l’intero mese, con argomenti all’ordine del giorno di diversa importanza e complessità", esordiscono i capigruppo Alberto Ancarani, Nereo Foschini, Pietro Vandini.

"Infatti, oltre ad alcune commissioni calendarizzate o richieste molto tempo fa (le estrazione idrocarburi, il “Progettone” del Candiano), tutto il resto è stato aggiunto nelle scorse settimane - continuano gli esponenti dell'opposione -. Tra questi lavori ce ne sono alcuni che non hanno scadenze di legge ed altri privi di motivazione di urgenza sui quali si poteva lavorare programmando diversamente i lavori. Molti di questi argomenti, qualora la Giunta e gli uffici se ne fossero occuparti nei mesi precedenti, avrebbero potuto essere portati al Consiglio in tempi diversi e non ammucchiati prima della pausa estiva".

"I gruppi consiliari scriventi avevano provveduto a manifestare anche per iscritto e sin dalla prima riunione dei capigruppo, le proprie perplessità sulle modalità di lavoro proposte, poiché non veniva loro consentito di svolgere con coscienza e competenza la funzione per cui sono stati eletti, stante la complessità degli argomenti e l’esiguità temporale a disposizione - ricordano Ancarani, Foschini e Vandini -. La Presidenza del Consiglio si è limitata a prendere atto delle decisioni già assunte dalla Giunta e dalla maggioranza (ovvero dal Pd) senza nemmeno tentare una mediazione rispettosa delle diverse obiezioni sollevate e che garantisse al meglio il funzionamento del Consiglio Comunale".

"Nella riunione di giovedì dei capigruppo, il capogruppo PD Cavicchioli ha confermato che il suo gruppo all’unanimità (testuali parole) ha deciso che per loro tutti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno erano prioritari, e pertanto tutto restava invariato. A fronte di tale atteggiamento di totale chiusura della maggioranza il capogruppo di Forza Italia Ancarani, del Nuovo Centro Destra Foschini e del Movimento 5 Stelle Vandini hanno abbandonato la riunione dei capigruppo. Successivamente, dopo l’apertura dei lavori del Consiglio Comunale, il capogruppo Ancarani ha dichiarato di ritenere inutile partecipare con il suo gruppo ai lavori del consiglio.

Il capogruppo Foschini ha condiviso la decisione di abbandonare i lavori del Consiglio e ha dichiarato "che non parteciperà alle conferenze dei Capigruppo fino a quando non verrà garantita nuovamente pari opportunità e dignità a tutti i gruppi consiliari". Il capogruppo Vandini ha ribadito "l’inutilità di una presenza in Consiglio quando questa non è adeguatamente supportata da sufficienti elementi di conoscenza che possano garantire un voto responsabile. Spiace che temi di primaria importanza quali la Tasi e la Tari che incidono direttamente sulle tasche dei cittadini, vengano trattati in maniera del tutto affrettata senza consentire alcuna partecipazione attiva da parte delle forze politiche di minoranza, le quali sono state coinvolte sull’argomento per la prima ed unica volta nella commissione di venerdì 11 luglio, ovvero con soli quattro giorni lavorativi disponibili per tutti gli approfondimenti tecnico-contabili che tali complessi argomenti richiederebbero".

"I gruppi consiliari di opposizione intendono quindi denunciare, con l’assenza odierna, l’approccio  arrogante ed autoreferenziale della maggioranza e al contempo confermano la propria disponibilità a presenziare, come sempre, ai lavori di un Consiglio Comunale che svolga la sua funzione di rappresentanza di tutti i cittadini nel loro esclusivo interesse - concludono gli esponenti dell'opposizione -. In una seduta consiliare improntata a criteri di correttezza, lealtà e rispetto nessun rappresentante dell’opposizione si sarebbe mai sottratto al confronto".

LE REAZIONI - Il gruppo consiliare del Pd si è detto dispiaciuto dell'episodio "perché le delibere che abbiamo discusso segnano importanti passi nella modalità di reperimento delle risorse che devono aiutarci a mantenere i servizi invariati per i cittadini del nostro comune. Sarebbe stato più opportuno discutere seriamente con tutti i colleghi di opposizione, pur nella diversità di opinioni. Abbiamo, in conferenza di capigruppo, condiviso come gruppi di maggioranza quelle che sono le nostre priorità per i lavori del consiglio comunale prima della pausa estiva La mancata condivisione del percorso ha causato l'abbandono dei lavori da parte dei colleghi di minoranza. Rispettiamo il loro punto di vista, ma non crediamo che il loro comportamento sia utile a far si che il lavoro in commissione ed in consiglio comunale sia più efficace e produttivo di effetti positivi sulla vita dei cittadini che amministriamo Riteniamo che sottrarsi al confronto democratico per qualsiasi motivo non sia un valore".

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