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Elezioni, la 'ricetta' di Donati per la città: "Qualità alta, puntare sul turismo e integrare cultura e commercio"

Sono alcuni dei risultati dell'analisi condotta sul centro storico dalla lista civica Viva Ravenna del candidato sindaco sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega e Gruppo Alberghini Filippo Donati - ma anche dal Partito Moderato d'Italia

Puntare sull'offerta turistica e valorizzazione del patrimonio storico; spingere sull'integrazione tra commercio-ristorazione e offerta culturale; mantenere alta la qualità dell'offerta. Sono alcuni dei risultati dell'analisi condotta sul centro storico dalla lista civica Viva Ravenna del candidato sindaco sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega e Gruppo Alberghini Filippo Donati - ma anche dal Partito Moderato d'Italia. Un'analisi "a tutto tondo dei punti di forza, delle debolezze e delle opportunità con le quali il tessuto commerciale e artigianale della nostra città si confronta", spiega il candidato, sviluppata dopo avere ascoltato numerosi commercianti e operatori del centro storico.

Tra le altre cose, l'analisi suggerisce appunto "di puntare sull'offerta turistica e valorizzazione del patrimonio storico, il più efficace magnete attrattivo specie dove il patrimonio culturale è quello prestigioso di Ravenna; di spingere sull'integrazione tra commercio/ristorazione e offerta culturale; di mantenere alta la qualità dell'offerta. Come opportunità si individuano i nuovi modelli di consumo e di "appeal" nell'acquisto, modelli legati alla tipicità dei prodotti, collegati alla storia dei luoghi; lo sviluppo di nuove tecnologie interattive a supporto dellle attività; l'offerta di eventi stagionali".

Poi si passa ai punti di debolezza, "quelli generali su cui misurare l'efficienza dell'offerta cittadina, e che appunto misurano i ritardi di Ravenna - spiega Donati - La mancanza cronica di una visione unitaria del centro storico da parte delle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi 20 anni; la mancata valorizzazione dell'identità ed il debole orientamento strategico; i deficit di collegamento, di pubblico servizio e di parcheggio che connotano una città efficiente. I trend a cui guardare come 'minacce' da cui impostare strategie sono in genere la concorrenza dell'e-commerce; la contrazione dei redditi, sempre più concentrati sulla ricerca del prezzo basso; la scarsa disponibilità di tempo del consumatore, sempre più 'veloce', di cui cogliere l'immediatezza; la presenza di spazi commerciali esterni alla città (outlet, centri commerciali) dagli orari di apertura estesi, dalla più facile raggiungibilità e parcheggiabilità".

In che direzioni muoversi, dunque, per una rivitalizzazione del centro storico? In tempi brevi, secondo il candidato sindaco di centrodestra, "è da perseguire il miglioramento degli standard di servizio: animazione/eventi; pulizia, sicurezza e segnaletica; collegamenti efficienti; integrazione tra offerta commerciale e di svago. In tempi via via più lunghi, la qualità urbana con manutenzione dello spazio pubblico e delle 'quinte' edilizie; qualificazione e coordinamento dell'arredo urbano pubblico e privato; la dotazione di parcheggi individuando aree idonee che consentano un facile, agevole ed economico accesso al centro storico, la qualificazione dei percorsi, l'utilizzo delle potenzialità urbanistiche. Lo scoglio da superare è la difficoltà ad adattarsi rapidamente alle nuove condizioni del mercato. Per rivitalizzare il centro storico occorre cambiare visione, orientamento, accessibilità, rapporto con i residenti e con i turisti. Riuscire dipenderà dal "nuovo modo di competere" che è quello di collaborare, di far uscire il senso di appartenenza dei soggetti singoli al progetto comune; il punto di partenza deve essere di stimolo, coinvolgimento, formazione. Occorre un chiaro, consapevole e convinto modello di governance. Le principali difficoltà infatti possono essere  rappresentate dalla mancanza di un percorso formativo 'ad hoc' per tutti i soggetti coinvolti (la città è un luogo multi-dimensionale); la scarsa disponibilità degli operatori a collaborare; il coordinamento delle diverse politiche (commerciali, turistiche, urbanistiche, della mobilità). Un impegno richiesto è quello strategico e finanziario nel medio-lungo periodo".

Donati spiega poi quello che sarebbe il suo metodo di lavoro e il suo piano organizzativo: "L'analisi della domanda e quella del centro storico (modello, asset ludico-sociali, culturali, commerciali) devono generare le linee-guida dell'intervento e il piano strategico. Il primo step è quindi quello di catalizzare le energie e risorse del sistema. Dalle linee-guida dell'intervento e piano strategico scaturirà il piano operativo, per raggiungere i risultati, coinvolgere e catalizzare il consenso dei cittadini. Occorre insomma definire una concertazione in cui il Comune e le associazioni di categoria coordinino la 'messa a sistema' di tutte le attività del centro; uno strumento flessibile, che comprenda di volta in volta le problematiche affrontate; un Comitato di coordinamento che implementi e verifichi le azioni disposte e approvate. Serve un assessorato che abbia una visione complessiva della Città-prodotto' e che abbia le competenze per supportare l'offerta nella sua organizzazione, garantendone l'efficacia. Il Comune dovrà essere 'regista'; predisporre un calendario unico condiviso delle manifestazioni e attività, ricercando sinergie ed evitando le sovrapposizioni. Importante amche un nuovo sistema di comunicazione (marketing digitale) per informare per tempo turisti e cittadini delle iniziative. Una nuova e rilanciata collaborazione tra il sistema turistico-ricettivo della città e il sistema commerciale che veda a disposizione di ogni turista alloggiato in città una serie di informazioni che migliorino e invoglino allo shopping durante la propria permanenza a Ravenna. Il marketing e rivitalizzazione della città dipendono dalla concezione che ne ha il suo livello decisionale. Il nostro obiettivo è la consapevolezza sull'identità, ruolo e obiettivi del centro storico. La città come luogo accogliente e sorprendente, fornitore di emozioni, da raccontare all'esterno; contenitore di più funzioni per cittadini e turisti; una città in cui studiare il ruolo e il rapporto che avranno centro storico e periferie  (tra offerta fisica e digitale) al tempo e alla velocità dell'online".

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