rotate-mobile
Politica Cervia

Elezioni, si infiamma il dibattito sul turismo: "Cervia deve recuperare il suo valore"

Sul turismo Lista civica Progetto Cervia dimostra di avere, rispetto alle diverse compagini partitiche che partecipano alle prossime amministrative, una prospettiva decisamente diversa

Sul turismo Lista civica Progetto Cervia dimostra di avere, rispetto alle diverse compagini partitiche che partecipano alle prossime amministrative, una prospettiva decisamente diversa. E’ quanto è emerso in particolare in occasione del primo faccia a faccia ufficiale in casa Federalberghi. Michele Fiumi, candidato della Lista civica, si è scrollato di dosso intanto la prospettiva “albergocentrica” del turismo, abbracciando invece l’idea, più forte e più funzionale allo sviluppo futuro, di una Cervia che debba passare da città aperta pochi mesi l’anno, ad una località che va valorizzata nella sua interezza lungo tutti i 365 giorni.

“Prima di parlare di alberghi e di turismo – spiega Fiumi – occorre parlare di una città che deve recuperare il suo valore e un’idea complessiva del suo sviluppo. Il sindaco deve avere a cuore il bene della città tutta, mettendo d’accordo le economie dell’intero territorio. Non basta l’impegno a favore delle attività produttive e per le quali proponiamo l’abbassamento dell’Imu – l’Amministrazione attuale, in accordo con l’Aasessore al turismo-candidato sindaco Coffari, l’ha alzata di un punto - ma occorre rendere Cervia più bella attraverso iniziative non rinviabili che solo il Comune può creare.”

“Mi riferisco – continua Fiumi – alle manutenzioni, a quelle che Coffari, guarda caso, pone al primo posto del proprio programma elettorale e che in quel manifesto sono poi seguite dai 50 luoghi da riqualificare. Come siamo arrivati ad avere 50 luoghi da riqualificare, come afferma Coffari? Cos’ha fatto finora l’Amministrazione? A Cervia nell’ultimo ventennio non si sono fatte opere pubbliche essenziali per la riqualificazione del territorio: Milano Marittima in 20 anni non ha ricevuto neppure la manutenzione ordinaria. E l’eredità lasciataci con questo bilancio, non è certamente delle più rosee. Abbiamo sì un bilancio in equilibrio, ma privo di risorse per il futuro: per riqualificare Cervia, occorrono almeno 10 milioni di euro annui per i prossimi 5 anni. Ebbene, il piano di investimenti triennale prevede uno stanziamento di 5 milioni nel 2014 di cui 1,5 da privati, 1,5 milioni nel 2015 e un milione di euro nel 2016. Per liberare risorse per far diventare Cervia la realtà verde, biologica e sostenibile che vogliamo, occorre operare tagli consistenti alla parte corrente del bilancio: 272 dipendenti, 100 più di Cesenatico sono troppi".

"Dobbiamo esternalizzare alcuni servizi conferendo anche il personale, vendere parte del patrimonio comunale che non serve, a partire dal campeggio, e considerare più concretamente la possibilità di attingere a finanziamenti regionali e comunitari, proponendo progetti di qualità, strada finora non percorsa. - chiosa Fiumi -. Bisogna controllare quanto effettivamente esce da questo bilancio e come viene speso. Occorrerà compiere talvolta anche scelte impopolari, consci che lo scopo è riportare Cervia ad essere la perla della riviera.” “Alle strutture ricettive, servono regole certe e iter burocratici più snelli e con tempistiche limitate. Va sbloccato il piano colonie: ci sono proprietari volonterosi che vogliono riqualificare quelle strutture e la logica di comparto unico tiene congelato lo sviluppo di questi edifici che, diversamente, potrebbero trasformarsi in una grande ricchezza per il nostro territorio: si pensi al congressuale, alle case vacanze, al turismo sociale, ma anche, nelle strutture di Milano Marittima, ad una zona di attrazione per i giovani lontana dal centro".

Secondo il candidato sindaco, "servono regole certe ed un occhio attento sul turismo e sulla spiaggia: l’assessorato competente latita, sta continuando a perdere occasioni di rilancio, si veda l’apertura anticipata delle spiagge coi servizi minimi di bar – no, assolutamente, attività di ristorazione - che avrebbe permesso di cominciare a fidelizzare i turisti richiamati a Cervia dalle belle giornate di sole. Bastava accorgersi che le spiagge erano piene o guardare le previsioni del tempo, per capire che ci sarebbe stato l’esodo verso la nostra riviera. Evidentemente i troppi impegni in campagna elettorale tengono l’assessore-candidato Coffari talmente oberato da non accorgersi neppure che c’è il sole.” “Il vero e unico salto di qualità, oltre che cominciando a lavorare seriamente e con occhio attento sul turismo, – conclude Fiumi – lo si potrà operare se, e solo se, si potrà contare su collegamenti forti e veloci da e per la nostra città. Cervia deve avere più peso a Ravenna: in Provincia non interessano le nostre problematiche".

E ancora: "Dobbiamo farci ascoltare e puntare alla E55, grande via di comunicazione non ancora permeabile al territorio della costa. Il secondo impegno è l’aeroporto: oggi Rimini e Forlì si stanno organizzando per creare un aeroporto unico e noi dobbiamo pensare a come entrare sin d’ora nel processo di rilancio aeroportuale della Romagna. Ci piace l’idea della metropolitana di costa e dobbiamo impegnare la Regione a porre più fondi in questo progetto. Abbiamo un’urgenza, quella dei trasporti locali, che vogliamo risolvere subito se i cittadini ci daranno fiducia: ci sono ragazzi che impiegano 3 ore a tornare a casa, perché non ci sono trasporti sufficienti a collegare la città e anziani che non possono raggiungere Cervia dal forese se non accompagnati. Nel 2014 non è più ammissibile. E’ inevitabile, bisogna rottamare questa classe dirigente e maggio è la prima vera occasione per il rilancio di Cervia”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, si infiamma il dibattito sul turismo: "Cervia deve recuperare il suo valore"

RavennaToday è in caricamento