Ferrero (FdI) attacca l'amministrazione: "Entro 5 anni tutta Ravenna sarà Zona 30 km orari, il Pums parla chiaro"

"L'intera città di Ravenna diventerà zona 30 km orari". Ne è convinto Alberto Ferrero, coordinatore provinciale e capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d'Italia. Ferrero contesta quanto dichiarato nei giorni scorsi alla stampa dal sindaco Michele de Pascale, che ha spiegato come al momento non sia in programma nessun aumento delle cosiddette 'Zone 30', come è successo invece a Bologna - anche se l'assessore alla mobilità Gianandrea Baroncini già mesi fa aveva ammesso come in futuro le Zone 30 sarebbero state estese notevolmente anche a Ravenna. Della stessa linea di de Pascale il vicesindaco Eugenio Fusignani, che ha sottolineato come le Zone 30 siano "un'opportunità, e non un obbligo, da utilizzarsi in determinate situazioni e non da prevedere  indiscriminatamente in maniera estesa".

Nel frattempo gli uffici del Mit (Ministero infrastrutture e trasporti) oggi hanno preparato la direttiva sui limiti di velocità nei centri urbani su cui verrà avviato un confronto istituzionale. "Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, che anche oggi è stato in contatto diretto con molti amministratori locali di tutti i colori politici, ribadisce l'impegno di collaborare per ottenere città più sicure. Salvini - orgoglioso di aver voluto il nuovo codice della strada dopo decenni di attesa - ha chiarito che va trovato un equilibrio affinché non ci siano provvedimenti poco efficaci o addirittura dannosi" fa sapere il Mit. Non sono ancora noti i dettagli del documento. 

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"Noto con favore una certa resipiscenza da parte dell’amministrazione comunale, con il sindaco in testa, nel sostenere che Ravenna non diventerà una città a 30 km/h. Purtroppo la realtà è un’altra - attacca Ferrero - Il Pums, che chiunque può consultare, dà delle linee guida ben precise. Il documento, infatti, prevede il raggiungimento di tutta una serie di obbiettivi da realizzarsi alcuni nel breve, altri nel medio e altri ancora nel lungo termine. Leggendo le tabelle e gli schemi proposti, risulta evidente tutta una serie di indirizzi volti a ridurre il più possibile l’utilizzo della vettura privata. A tal proposito, è considerato negativamente il fatto che a Ravenna la percentuale di automobili private, in rapporto alla popolazione, sia superiore ad altre città. In definitiva, per scoraggiare l’uso delle automobili private si deve rendere il più disagevole possibile la viabilità. Da qui le ztl, da qui le aree interdette e da qui la velocità ridotta".

"Leggendo quanto riportato nel documento, indipendentemente da quanto oggi l’amministrazione dica, forse solo per evitare le critiche che stanno piovendo su colleghi di altre città, la strada è chiaramente indicata - secondo il consigliere di FdI - Nel giro di pochi anni l’intero centro storico diventerà Ztl, le attuali zone Ztl diventeranno pedonali, quindi i parcheggi ubicati in queste strade saranno di fatto interdetti e quindi non utilizzabili. Per quanto riguarda le strade a 30 km/h, il piano prevede che nel breve e medio termine, quindi entro 5 anni, l’intera città, tranne qualche strada principale, diventerà a 30 km/h. Se quella del sindaco e dell’amministrazione è una reale resipiscenza, ci aspettiamo che l’attuale progetto del Pums venga stralciato, altrimenti si tratta solo di chiacchiere in libertà".