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Scommesse e videopoker, "mostruosi incrementi dal 2000"

Dal 2000, secondo quanto emerge dai dati dell'AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di stato), "la spesa nazionale nel settore del gioco d’azzardo legalizzato, ha registrato mostruosi incrementi".

Dal 2000, secondo quanto emerge dai dati dell'AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di stato), "la spesa nazionale nel settore del gioco d’azzardo legalizzato, ha registrato mostruosi incrementi". E' quanto evidenzia Mauro Bertolino, coordinatore dei Portavoce del Gruppo consiliare PDL del Comune di Ravenna, spiegando che "questo è sintomo di una patologia sociale dilagante che colpisce sicuramente le fasce più deboli come gli inoccupati, chi perde il lavoro, i giovani annoiati, gli anziani soli, tutto nell’illusione di un facile recupero finanziario, di un miracoloso arricchimento o solo di uno sfogo di noia".

Bertolino pone l’attenzione sul metodo di puntata del denaro: "In molti casi si può introdurre nelle famose “macchinette”, solo monetine da 1 o 2 euro; questa ridotta dimensione delle puntate non fa altro che ridurre la percezione del rischio per poi ritrovarsi ad aver giocato somme molto considerevoli. Quindi, in questo senso bisognerebbe sicuramente lavorare sui famosi “giochini”, ed in secondo luogo mi permetto di azzardare un’idea di tessera del giocatore, ricaricabile, da utilizzare per accedere ai giochi con un importo massimo di carica e quindi di spesa giornaliera".

"E’ cosa buona e giusta lavorare sulla cura di chi si è già ammalato di gioco d’azzardo, ma è altrettanto fondamentale la prevenzione, cercando di limitare i mezzi per portare la persona alla bancarotta, all’autodistruzione, e in molti casi, ancor più tristemente, alla distruzione della propria famiglia", conclude l'esponente del centrodestra.

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