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Martedì, 30 Aprile 2024
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L'ippodromo del Candiano "è morto: diteci cosa volete farne"

"La storia dell'ippodromo a Ravenna cominciò nell'aprile 1888, quando il primo impianto fu inaugurato laddove oggi sorgono i giardini pubblici di viale Santi Baldini" dice Alvaro Ancisi (LpR)

"La storia dell’ippodromo a Ravenna cominciò nell’aprile 1888, quando il primo impianto fu inaugurato laddove oggi sorgono i giardini pubblici di viale Santi Baldini, e riprese nuova vita il 27 settembre 1931 in zona Darsena, dove assunse il nome di Ippodromo del Candiano (“e Tond” per i ravennati), giunto ai giorni nostri con alterne fortune. Entro le sue mura, oltre all’ippica, si sono svolte, facendogli assumere la veste di Polisportivo, altre discipline sportive importanti, quali, all’interno della pista per i cavalli,  il calcio e l’atletica, è stata realizzata una pista per il podismo, sono stati costruiti altri impianti, tra cui il Pala Costa, i campi da tennis e, purtroppo, la palestra privata Gimnasium, spacciata come opera pubblica. Intere generazioni di ravennati hanno liberamente usufruito del Polisportivo, singolarmente o tramite associazioni, per svolgervi attività amatoriali all’aperto, sportive o ricreative, allenamenti, footing, ecc., e per portarvi a giocare o a passeggiare, all’ombra degli alberi dei vialetti, i bambini".

Lo ha detto Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, a proposito dell'ippodromo del Candiano a Ravenna, meglio noto come 'E Tond' per tutti i ravennati.

"Negli anni migliori, vi si svolsero eventi di grande attrazione, anche musicali. Si ricorda il bagno di folla che accolse Giovanni Paolo II l’11 maggio 1986. è stato la sede del Festival provinciale dell’Unità, prima che si trasferisse (annunciando il disimpegno del amministrazione comunale a mantenerlo come si deve) presso il Pala de André. Il progressivo degrado e abbandono a se stessa della struttura erano in atto da tempo. Più volte Lista per Ravenna ne aveva denunciato fatti e situazioni di cattiva manutenzione, di insicurezza, di occupazioni abusive, di poca igiene, ecc. Allarmati da cittadini che ci hanno chiesto di intervenire, abbiamo cercato di capire cosa stava succedendo all’interno dell’amministrazione comunale. Abbiamo così scoperto che, andando in pensione a fine anno la custode del Polisportivo, le sue funzioni (apertura e chiusura dei cancelli, pulizia dei bagni, accensione dell’illuminazione, ecc.) sono state transitoriamente affidate alla cooperativa sociale San Vitale. La concessione in uso e la gestione dell’Ippodromo, affidata all’Associazione Sportiva Ippica Ravennate (ASIR), non sarà più rinnovata alla scadenza del 5 marzo 2013. La crisi del settore ippico si è abbattuta anche su Ravenna, provocando la cessazione delle attività che ASIR ha svolto nell’Ippodromo dal 1991 ad oggi".

"Resta un debito di 108mila euro - continua Ancisi - dovuti dall’ASIR per mancati versamenti al Comune di canoni annuali arretrati,  per i quali l’associazione ha fatto ingiunzione di pagamento all’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI, ex UNIRE).  In Comune, non si prevede il mantenimento dell’Ippodromo, né alcun immediato affidamento a terzi. L’ASIR curava e gestiva la pista da corsa, la via di fuga adiacente alla pista, i fabbricati siti nella zona scuderia (scuderie, servizi, uffici, ecc.) e le aree di pertinenza delle scuderie. Non avendo il Comune l’intenzione di effettuarvi le necessarie opere di manutenzione, il rischio della chiusura grava, per i conseguenti motivi di sicurezza, anche sulla parte restante della struttura".

SPARITO UN MILIONE DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE
"Viene alla mente l’annuncio dato dal Comune il 15 ottobre 2010 in una conferenza stampa: “In qualità di capogruppo Pd nella commissione bilancio di Palazzo Madama, Mercatali ha ottenuto il via libera per il finanziamento statale di 400mila euro che, insieme con i 600mila del Comune, serviranno per riqualificare il Polisportivo Darsena... Il progetto di fattibilità approvato dalla giunta…prevede la realizzazione di un campo di erba sintetica, di nuovi spogliatoi e la messa a norma della pista di podismo. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale è di emanare il bando di gara per affidare l'appalto prima della prossima estate e l'avvio dei lavori nel 2011. Il sindaco Fabrizio Matteucci si è dichiarato particolarmente soddisfatto... il Polisportivo Darsena e le attività che ospiterà  costituiranno un incentivo utile per coinvolgere ancora di più ragazzi nella pratica dello sport…”. C’è da chiedersi dove sono spariti questi soldi e il progetto".

DITECI COSA VOLETE FARNE
"Il proclama dell’autunno 2010 stride fortemente con l’assoluto silenzio adottato dalla giunta comunale sulla grave situazione attuale e sul minaccioso futuro dello storico Ippodromo/Polisportivo Darsena, di cui perfino il consiglio comunale è all’oscuro. Dal Palazzo filtra l’indiscrezione di voler appaltare l’Ippodromo con un project financing, mettendo a carico privato la rimessa in in sesto gli spogliatoi e l’intera area ippica, in cambio della possibilità di realizzarvi un ristorante o altre simili attività commerciali. Peccato che investitori privati disposti a impegnarsi nei project financing non se ne vedano in giro.
Quanto sopra impone di rivolgere al sindaco i seguenti interrogativi:
•    quali intenzione abbia sul futuro dell’Ippodromo/Polisportivo Darsena;
•    se, in ogni caso, intenda impegnarsi affinché la struttura resti aperta per le pratiche sportive amatoriali e l’uso ricreativo/salutistico da parte delle associazioni sportive e del tempo libero, delle famiglie e dei singoli cittadini".

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