Piazza Don Fuschini, adesso si 'candida' la frazione San Michele
Il vicesindaco: "Non voglio entrare nelle scelte e nelle indicazioni che Porto Fuori deciderà di presentare alla commissione toponomastica del Comune, e quindi alla Giunta, circa l'intitolazione della nuova piazza della frazione"
“Non voglio entrare nelle scelte e nelle indicazioni che Porto Fuori deciderà di presentare alla commissione toponomastica del Comune, e quindi alla Giunta, circa l’intitolazione della nuova piazza della frazione”. Lo ha dichiarato il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, in merito alle difficoltà che la proposta di intitolare una piazza a don Francesco Fuschini ha incontrato nel comitato cittadino di Porto Fuori. “Pur rispettando legittimità e autonomia di quel comitato, sono dell’avviso che “piazza don Fuschini” a Porto Fuori ci starebbe proprio bene”.
“Non come atto riparatorio (il primo a rifiutare sarebbe proprio don Fuschini) né come deroga all’anticlericalismo, bensì come scelta profondamente laica verso un sacerdote e uno scrittore che merita tutta la nostra gratitudine e riconoscenza per la qualità e la popolarità del suo operato letterario. In ogni caso – continua Mingozzi – la frazione di S.Michele è pronta a dedicargli la piazza realizzata nella recente urbanizzazione che si trova in confluenza tra le vie Da Fabriano e via Tiepolo. Nessuna contrapposizione con Porto Fuori, ma occorre ricordare che per dieci anni fino al 1996, don Fuschini ha vissuto a S.Michele nell’asilo delle suore, come veniva chiamata Villa Mori dell’Opera di S.Teresa, in compagnia di qualche collega e spesso di don Giuseppe Zaccagnini”.
“Tutti i giorni, verso metà mattina a piedi e con il cane, veniva in paese percorrendo quel mezzo chilometro salutato dai sanmichelesi che lo avevano ormai adottato, e salutando nell’ordine quanti si trovavano nella sezione del Pci, poi in quella dei repubblicani, nella chiesa per concludere il suo itinerario dalla giornalaia. Dedicò più elzeviri a S.Michele, ‘l’unico posto al mondo – scrisse – dove il giornale te lo danno dalla finestra e dove il barbiere ti viene a casa quando vuoi’”.