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Gioco d'azzardo, arrivano i cartelli. Guerra "bacchetta" il sindaco

Il decreto legislativo 158/2012 del Ministro Balduzzi, pur ostacolato dalle potenti lobby del gioco d'azzardo, ha comunque introdotto alcuni importanti provvedimenti fra i quali l'obbligo di appendere cartelli nelle sale gioco

Il decreto legislativo 158/2012 del Ministro Balduzzi, pur ostacolato dalle potenti lobby del gioco d’azzardo, ha comunque introdotto alcuni importanti provvedimenti fra i quali l’obbligo di appendere cartelli nelle sale gioco che richiamino il rischio della dipendenza e offrano ai giocatori compulsivi o ai loro famigliari un numero telefonico utile per chiedere aiuto.

"Non la considero una vittoria personale, ma certamente il nuovo anno comincia con una iniziativa che avevo richiesto nel 2011 al Sindaco di Ravenna il quale, oltre a non aver avuto il coraggio di adottarla l’aveva catalogata tra le “soluzioni effimere” - esordisce il capogruppo in consiglio comunale della Lega, Paolo Guerra -. La Regione Emilia Romagna, probabilmente guidata da persone più attente alla reale portata  di questo problema rispetto al Sindaco di Ravenna, ha già predisposto i cartelli e che da questo mese dovranno essere obbligatoriamente appesi alle sale gioco a pena di sanzioni rilevanti a carico del proprietario o del conduttore".

"Questa non sarà la soluzione al problema del gioco compulsivo o ludopatia, ma darà la possibilità a coloro che hanno una dipendenza di trovare con maggiore tempestività, in quei pochi minuti di lucidità immediatamente al termine dell’ennesima giocata, di chiedere soccorso alle autorità sanitarie e all’Associazione dei Giocatori Anonimi - continua Guerra -. Ulteriori attività per prevenire ed arginare la diffusione del gioco saranno ora discussi, almeno da parte mia, con maggior serenità nel corso del tavolo istituito a Ravenna sul gioco compulsivo, rispettabile iniziativa introdotta dal Sindaco, ma certamente timida rispetto alle richieste avanzate a suo tempo quando ci si rese conto del dilagare di questo fenomeno nella nostra città".

"Ravenna è difatti fortemente interessata dal fenomeno del gioco che nel 2010 ha registrato complessivamente una spesa di oltre 326 milioni di Euro di cui ben 76 milioni di Euro sulle “macchinette” - precisa l'esponente della Lega -. Nel frattempo, al 2012, le sale video slot aperte su autorizzazione del Comune sono diventate 75 mentre le videolottery  autorizzate dalla Questura sono oltre 22.  Per contro ricordo che le Associazioni di volontari ufficialmente riconosciute ed operanti a Ravenna hanno registrato un incremento di richiedenti aiuto pari al 37,5% fra il 2010 e il 2011, mentre nel 2012 hanno dichiarato una media di 2 contatti settimanali". 

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