rotate-mobile
Politica

Volontario ascolta musica araba al Mar, esplode la 'psicosi da terrorismo'. L'assessore: "Polemica strumentale"

Le paure di una cittadina - risultate infondate - nei confronti di un giovane volontario impegnato al Museo d'arte della città sono finite al centro di un question time di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale

Scova un giovane volontario mentre ascolta della musica "in arabo" al Mar di Ravenna, durante l'orario di servizio, e teme addirittura una ritorsione terroristica. Le paure di una cittadina - risultate infondate - nei confronti di un giovane volontario impegnato al Museo d'arte della città sono finite al centro di un question time in Consiglio comunale di Ravenna, riunito ieri, e persino di uno scontro al peperoncino tra il consigliere proponente, Renato Esposito di Fratelli d'Italia, e l'assessore alla cultura Fabio Sbaraglia.

In dettaglio, il consigliere Esposito solleva la vicenda segnalata a tutti i consiglieri, tramite lettera, da una cittadina in anonimato per sollevare eventuali "problemi di sicurezza per il personale al Mar". Al consigliere è stata già consegnata la risposta scritta del direttore del Mar, Roberto Cantagalli, che però viene giudicata da Esposito "non confacente al question time".

Di altro tenore è la replica dell'assessore: "La sua interrogazione - dice - rileva un atto di una certa gravità, non in riferimento all'episodio che cerca di portare, ma per l'approssimazione con cui lei, che ricopre un ruolo pubblico, ha costruito un documento politico che agita elementi di paura non fondati e che lei non ha verificato". Di fatto, "lei sta dichiarando che esistono motivi di insicurezza al Mar riferito a ragazzi 'presumibilmente di religione islamica' perché 'ascoltavano musica araba' - incalza Sbaraglia - lei da un tipo di musica riesce a definire per certezza la fede professata e addirittura la lega ad Hamas.

Quindi l'assessore riferisce i fatti riportati dal direttore Cantagalli: "Il ragazzo cui si fa riferimento non è dipendente del museo o di una cooperativa che vi fornisce servizio, è un volontario che ha scelto di mettere a disposizione gratuitamente il suo tempo per prestare servizio al museo della sua città. Certo, in maniera non professionale ha usato un dispositivo da cui sono partiti audio e video". Ma, "per quel che ci risulta dalle telecamere di sicurezza verificate dal direttore del museo - prosegue - il ragazzo avrebbe messo via il dispositivo una volta richiesto, riconoscendo il suo errore per l'atteggiamento non professionale e tutto questo si è risolto in questo modo".

In definitiva, "non c'è elemento per ritenere si trattasse di un video religioso, né tanto meno c'è automatismo che da un elemento religioso si possano generare pericoli, a prescindere da qualsiasi religione". L'assessore giustifica in qualche modo l'incomprensione della cittadina, ma "è inaccettabile - prosegue - che un consigliere comunale, che dovrebbe sentire sulle sue spalle una certa responsabilità, scelga biecamente di cavalcare e agitare strumentalmente, a fini politici, tali episodi".

Da suo canto Esposito non ci sta a subire lo j'accuse dell'assessore, respingendo al mittente quella che etichetta come "requisitoria faziosa e puerile. Lei non si deve permettere più di usare questi termini e modi nei miei confronti - si accende Esposito - Lei non è super partes, ha mostrato mancanza di verità mettendo in bocca al sottoscritto parole e significati che non intendevo né dire, né pensare, tutta farina del suo povero sacco, pur di attaccare il mio partito, io ho solo riportato nel testo ciò che la signora scrive". (Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Volontario ascolta musica araba al Mar, esplode la 'psicosi da terrorismo'. L'assessore: "Polemica strumentale"

RavennaToday è in caricamento