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Nuove frontiere nello sport: le opportunità del modello cooperativo per le associazioni dilettantistiche

"Associazioni sportive e cooperative condividono una base comune - ha sottolineato Lanfranco Massari, presidente Federcultura Turismo e Sport Emilia Romagna -, che si fonda sui principi di solidarietà, mutualità e attenzione al territorio e alle persone"

Una forma giuridica migliore per le organizzazioni sportive dilettantistiche che mantenga il baricentro nell’economia sociale: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa stretto tra Coni e Federcultura Turismo e Sport dell’Emilia Romagna, che è stato presentato mercoledì pomeriggio nella sede di Confcooperative Ravenna ad una interessata platea di dirigenti sportivi. "Associazioni sportive e cooperative condividono una base comune - ha sottolineato Lanfranco Massari, presidente Federcultura Turismo e Sport Emilia Romagna -, che si fonda sui principi di solidarietà, mutualità e attenzione al territorio e alle persone. Le forme giuridiche dei due modelli, associativo e cooperativo, sono molto simili, ma la cooperativa dà diverse opportunità e garanzie in più, una su tutte la responsabilità limitata e, quindi, una maggiore tutela per gli amministratori, che spesso si impegnano in maniera volontaria nelle attività sportive».

La cooperazione può essere una risposta, forse la più naturale, ai bisogni sempre più emergenti delle associazioni sportive; un’evoluzione in carattere imprenditoriale. «Per chi fosse interessato ad un’analisi e valutazione di un progetto di trasformazione della propria associazione in cooperativa - ha aggiunto Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Ravenna -, la nostra Unione provinciale mette a disposizione, senza alcun costo, i propri consulenti. Chi, poi, decidesse di procedere con il cambiamento giuridico, avrà a disposizione consulenza e strumenti atti a favorire questo passaggio». Tra i presenti anche: Umberto Suprani, presidente Coni Emilia Romagna, Maurizio Marano, direttore scientifico Sds Emilia Romagna, Roberto Righetti, Linker Emilia Romagna, Carmen Musuraca, dello studio Martinelli e Rogolino e, come testimone di best practice, l’ex campione di volley e presidente della scuola di pallavolo Anderlini Rodolfo Giovenzana, oggi responsabile nazionale del settore sport di Federcultura.

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