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OraSì, Giachetti parla già da leader: "A Ravenna si può creare qualcosa di importante"

Il neo play dell'OraSì, insomma, ha attraversato da protagonista tre lustri abbondanti del nostro sport, e adesso si appresta a mettere esperienza, qualità e saggezza al servizio della società del presidente Vianello

Jacopo Giachetti è il giocatore con il curriculum più importante mai sbarcato sul pianeta della palla a spicchi ravennate. Non ci piove. Cinque anni in azzurro, con una frequentazione olimpica, rappresentano solo la punta di un iceberg fatto di importanti e solide frequentazioni, a cominciare dalle quattro stagioni nella natìa Livorno (all'anagrafe in verità risulta una clinica in provincia di Pisa, ma Giachetti è livornese-doc) per passare alla sette trascorse con la canotta della Virtus Roma e le due con quella dell'Olimpia Milano. Poi ancora Reyer, Torino ai tempi della rinascita, infine Mantova. Il neo play dell'OraSì, insomma, ha attraversato da protagonista tre lustri abbondanti del nostro sport, e adesso si appresta a mettere esperienza, qualità e saggezza al servizio della società del presidente Vianello, che ha compiuto uno sforzo non indifferente per assicurarsi Giachetti e respingere così la concorrenza di almeno altre quattro squadre.

"Le offerte sinceramente non mi mancavano - conferma Giachetti -, ma ho scelto Ravenna perchè credo che qui ci siano tutti i presupposti per creare qualcosa di importante: società seria, ottimo allenatore, entusiasmo del gruppo e della tifoseria. Penso che Ravenna sia reduce da un risultato incredibile e che debba affrontare la nuova avventura con la stessa filosofia. Credo che la presenza di coach Martino possa essere una garanzia in questo senso; nel colloquio che ho avuto con lui ho capito che le ambizioni qui non mancano e che le semifinali dei play-off non sono certo considerate un punto di arrivo o il traguardo massimo. Relativamente all'ultimo campionato posso dire che entrambe le volte che ho affrontato l'OraSì da avversario con Mantova abbiamo preparato la partita partendo dal presupposto che andavamo a misurarci con la squadra che aveva il sistema di gioco più bello di tutto il girone".

Giachetti rappresenta, considerandone l'approccio tattico e tecnico, il prototipo del play vecchio stampo che però si è adeguato alla grande alla nuova idea di basket: "Io credo ancora nel basket di squadra ed in un gioco con pochi individualismi. La prima componente per ottenere ottimi risultati per me resta il gruppo ed in questo senso so di essere arrivato in una squadra ideale. Sappiamo che non sarà facile replicare il risultato dell'ultimo campionato, ma siamo attrezzati per provarci. Sicuro".

Aspettando di conoscere Ravenna e di essere presentato a stampa e tifosi, Giachetti è già al lavoro per arrivare al raduno dell'OraSì in condizioni ideali: "Purtroppo a Mantova la stagione è finita abbastanza presto, al primo turno dei playoff, quindi ho pensato di continuare a lavorare con l'aiuto di un personal trainer. Voglio presentarmi al raduno in buone condizioni, come penso di avere sempre fatto finora". Parole da leader. 

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