Scandalo scommesse, partiti i primi interrogatori
Giornata di interrogatori a Cremona all'indomani della nuova ondata di arresti per lo scaldalo delle scommesse, tra cui anche quello eccellente dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, di Antonio Benfenati e Nicola Santoni
Giornata di interrogatori a Cremona all'indomani della nuova ondata di arresti per lo scaldalo delle scommesse, tra cui anche quello eccellente dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, di Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del "Ravenna calcio". Gli inquirenti hanno trovato nell'abitazione di Doni un computer portatile che il giocatore aveva negato di possedere. Ora l'obiettivo è trovare elementi utili per le indagini.
Continuano le ricerche anche di una scheda telefonica intestata a un cittadino romeno e utilizzata da Doni, secondo l'accusa, per comunicare con l'organizzazione. Sulle comunicazioni telefoniche, l'ex capitano dell'Atalanta ha dimostrato i timori maggiori. Parlando al telefonino di un amico con Santoni, si è raccomandato al suo interlocutore di parlare in falsetto. Martedì è stato interrogato il calciatore Alessandro Zamperini. Interrogato anche il calciatore dello Spezia, Filippo Carobbio.
Il secondo filone dell'inchiesta è partita dalla denuncia del giocatore del Gubbio Simone Farina, che rifiutò 200mila euro per manipolare la sfida di Coppa Italia Cesena-Gubbio dello scorso 30 novembre. Farina andò direttamente prima alla Giustizia Sportiva, quindi alla magistratura.