rotate-mobile
Cronaca Faenza

Frattura nell'Idv di Faenza, mea culpa del sindaco Malpezzi

Si è consumata la rottura all'interno dell'Italia dei Valori di Faenza, con la nomina di un esponente dello stesso partito, Davide Zagonara ad amministratore delegato di Aser, l'azienda che gestisce i trasporti funebri a Ravenna, Faenza e Ferrara

Si è consumata la rottura all’interno dell’Italia dei Valori di Faenza, con la nomina di un esponente dello stesso partito, Davide Zagonara ad amministratore delegato di Aser, l’azienda che gestisce i trasporti funebri a Ravenna, Faenza e Ferrara, con 675 mila euro di capitale, azienda controllata da Ravenna Holding. Non condividendo la scelta - non meritocratica secondo la capogruppo dipiestrista in consiglio comunale -, la stessa capogruppo Silvia Bandini ha rassegnato le dimissioni. Zagonara ha 33 anni e un curriculum con esperienze lavorative come addetto stampa di una società sportiva, senza neanche aver completato ad ora la laurea. E su come è stata gestita la vicenda fa il ‘mea culpa’ il sindaco Giovanni Malpezzi.

Dice in consiglio comunale: “Quando succede una vicenda come quella di cui stiamo parlando, una persona razionale deve chiedersi dove ha sbagliato. Perché sicuramente qualche errore io l’ho fatto e riconoscere gli errori è fondamentale per evitare di ripeterne in futuro degli altri. Ho sottovalutato la spaccatura interna all’IDV.  Non pensavo che una contrapposizione politica, potesse degenerare in una avversione fra persone così dura e cattiva.  Da questo ho imparato che, in generale, relazioni politiche cattive (non curate) generano una cattiva politica: fratture interne non sanate, prima o poi determinano emorragie esterne. Questa è una lezione per me e per tutti noi, a qualunque forza politica apparteniamo”.

Inoltre ammette che “Potevo comunicare meglio con i miei cittadini. Mi riferisco al mio post su Facebook, pubblicato sabato 19 maggio. L’ho scritto alle cinque del mattino, dopo una settimana particolarmente impegnativa e travagliata. Questo non mi ha certamente aiutato ad articolare correttamente le riflessioni. Ho cercato di rispondere in maniera esaustiva e senza ipocrisie, ma ho ingarbugliato ulteriormente una situazione già difficile di per sé. Inoltre non ho capito adeguatamente che il sentimento dei cittadini è cambiato.  In un momento di grande difficoltà per tutte le persone e in un momento di delegittimazione dei partiti, ogni azione che abbia il sapore di vecchia politica non è più accettata”.
Fa retromarcia il sindaco: “Per questo avrei dovuto oppormi alla candidatura di Davide Zagonara, non tanto per il suo curriculum, quanto per l’inopportunità di una coesistenza col ruolo politico da lui rivestito, troppo evidente. Non l’ho fatto. Non ho riscontrato vizi di legittimità, ma non mi sono accorto che stavo urtando la sensibilità dei cittadini. Di questo ne sono profondamente dispiaciuto e chiedo pubblicamente scusa a coloro che si sono sentiti urtati”

“Queste verifiche sono state compiute da Ravenna Holding? Lo Statuto dell’holding prevede, fra l’altro, che la proposta degli incarichi societari nelle controllate spetti formalmente al Presidente dell’holding. Ma, formalismi a parte, ciò che importa è chiedersi se l’Amministratore nominato avesse oppure no la  ompetenza e la professionalità necessaria al ruolo cui era stato chiamato. La mia risposta è sì: Davide Zagonara poteva benissimo svolgere quell’incarico, anche senza il possesso di una laurea. Faccio comunque presente che Davide Zagonara possiede il diploma di geometra e - da quanto da lui confermato - ha superato 29 su 32 esami previsti dal Piano di studi del corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Università di Bologna (che non è in Albania …). Alla luce di tale profilo, seppur scarno, sono convinto che Zagonara fosse in grado di svolgere quel ruolo, tenuto conto che la gestione amministrativa e finanziaria e le funzioni di controllo di ASER verranno esercitate direttamente dall’holding. La stessa valutazione era stata confermata dal Presidente dell’holding che aveva avuto un previo colloquio con l’interessato”.

“Ritengo che gli attacchi alla persona di Davide Zagonara, portati avanti per mera strumentalizzazione politica, siano vergognosi. Almeno noi - amministratori e consiglieri comunali che rappresentiamo la città - non dobbiamo mai dimenticare che prima della lotta politica viene sempre il rispetto per la persona.  Al di là della doverosa critica a scelte amministrative che possono anche apparire sbagliate, non si può insultare pubblicamente una persona, distruggerne la reputazione, attribuirgli colpe personali che non ha. Se i nuovi venti della politica italiana ci portano a passar sopra alle persone, in nome del consenso elettorale, allora questo è il frutto degenere di una democrazia malata, che nulla di buono ci potrà portare”.

“Un Sindaco non è immune da errori. L’importante è riconoscerli e trarre i giusti insegnamenti per evitarne il ripetersi. In particolare, vi chiedo di condividere con me la proposta di adottare una procedura codificata per le nomine in enti e società partecipate, che intendo presentare a breve all'attenzione del Consiglio Comunale. Una materia non semplice, da sempre terreno scivoloso quella delle nomine, confermato da quanto è avvenuto a Parma, se è vero che la prima grana del neo-sindaco Pizzarotti è stata proprio la nomina del Direttore Generale del Comune. Evidentemente non è sufficiente proclamare la meritocrazia, visto che per ambire a quel posto occorre essere organici al capo carismatico del Movimento”, chiude Malpezzi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Frattura nell'Idv di Faenza, mea culpa del sindaco Malpezzi

RavennaToday è in caricamento