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Cronaca

Auto in coda fuori dalla stazione ecologica: "Aumentare gli orari di apertura"

Lunedì, primo giorno di parziale riapertura dopo il "lockdown", le 9 isole ecologiche del Comune di Ravenna hanno registrato flussi eccezionali di accessi

Lunedì, primo giorno di parziale riapertura dopo il "lockdown", i 22 cimiteri e le 9 isole ecologiche del Comune di Ravenna hanno registrato flussi eccezionali di accessi, senza che ciò abbia provocato, sul piano generale, assembramenti, scarso rispetto delle distanze anti-virus o mancanza delle mascherine.

"Riguardo ai cimiteri, si conferma la giustezza dell’iniziativa con cui ne abbiamo chiesto e ottenuto la riapertura dopo che, con ordinanza del 22 aprile, il presidente della Regione aveva disposto soltanto la riapertura dei negozi di fiori, impedendo così ai chioschi attivi nei cimiteri di riprendere a funzionare - commenta Nicola Carnicella, consigliere territoriale di Lista per Ravenna - Nel cimitero di Ravenna, il personale addetto ha anche effettuato controlli della situazione che hanno dato esito soddisfacente. Ma tanta gente, che non vedeva l’ora di tornare a salutare e a onorare i propri defunti, si è riversata anche nei camposanti del forese e del litorale. Affluenze mai viste ci sono state segnalate anche nelle isole ecologiche, sette delle quali (le tre nel forese e le quattro sul litorale), chiuse da Hera il 17 marzo, lasciando aperte solo le due di Ravenna, sono state riattivate anch’esse lunedì mattina, dopo che Lista per Ravenna ne aveva fatto urgente richiesta al sindaco ottenendone risposta positiva. Nella foto che ci è stata mandata, si vede parzialmente addirittura una ventina di autoveicoli in coda su via Romea Nord per conferire i rifiuti nella stazione ecologica delle Bassette. Si pone ovunque, per questo servizio, il problema di aumentare i giorni e gli orari di apertura, veramente ridotti all’osso, allo scopo di sollecitare, anziché scoraggiare, la maggiore corretta consegna dei rifiuti al fine del loro riutilizzo, riciclo e rigenerazione. Questa necessità si impone tanto più nei territori dove, esistendo un servizio di raccolta porta a porta limitato all’umido e all’indifferenziata, sono maggiori le difficoltà di conferimento degli ulteriori generi di rifiuti destinabili a valorizzazione".

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