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Cronaca

Centro antiviolenza, l'addio e il cordoglio per la scomparsa di Angela Romanin

La presidente Bagnara: "Insieme abbiamo affrontato battaglie, realizzato progetti. E' sempre stata un punto di riferimento non solo per le amiche della Casa delle Donne ma per tutti noi"

E' con profondo dolore che condividiamo le parole del Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna per la prematura e improvvisa scomparsa della presidente Angela Romanin. Una perdita pesante per tutti, che Alessandra Bagnara, presidente del Centro Antiviolenza di Ravenna, ha commentato così: "Non riesco a metabolizzare questa notizia, mi sembra inverosimile. Angela un'amica carissima, una donna eccezionale, una professionista preparata e tenace. Con lei ho condiviso momenti di formazione molto importanti. Insieme abbiamo affrontato battaglie, realizzato progetti. E' sempre stata un punto di riferimento non solo per le amiche della Casa delle Donne ma per tutti noi. E' una grande perdita, incolmabile. Abbraccio virtualmente le amiche della Casa delle donne a cui rivolgo sentite condoglianze, mie e delle socie, operatrici e volontarie di Linea Rosa.

Angela Romanin, che è morta all'età di 64 anni nella notte fra giovedì e venerdì, era il volto del cambiamento culturale, l'aiuto concreto alle donne vittime di violenza. "La sua determinazione, insieme alla gentilezza, ma soprattutto alla profonda conoscenza di un mondo complesso come quello della lotta alla violenza di genere, l'hanno resa uno dei pilastri fondamentali nella rete dei servizi dell'Emilia Romagna", così l'assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori, ha espresso venerdì "profondo cordoglio".

Il ricordo del Coordinamento dei Centri antiviolenza

"È difficile trovare le parole per scrivere il dolore profondo dettato dalla perdita improvvisa di un’amica, una collega e una compagna. Ed è ancora più difficile scrivere questo comunicato, perché molto spesso era proprio Angela a trovare le parole, ad ascoltare le tante voci che compongono il Coordinamento regionale dei centri antiviolenza e a trovare una sintesi. Come Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna ci stringiamo intorno alla famiglia di Angela e alle socie, operatrici e volontarie della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, che con lei hanno condiviso 27 anni di lavoro e di lotte. Angela Romanin non era semplicemente la Presidente del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Angela è stata per tutte noi un punto di riferimento, una voce autorevole ma sempre pronta all’ascolto, e una figura fondamentale dell’impegno femminista per combattere la violenza contro le donne a livello nazionale ed internazionale. Angela Romanin è stata una socia storica della Casa delle Donne, con cui ha lavorato dal 1993. È stata colei che ha formato una generazione di operatrici e di volontarie che operano ed hanno operato alla Casa delle Donne e in buona parte dei centri antiviolenza della regione.

E' stata portavoce con le istituzioni per il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna, di cui era l’attuale Presidente, per la Casa delle Donne di Bologna e all’interno della rete nazionale D.i.Re Donne in Rete contro la violenza. Ha sempre coniugato il lavoro nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza agli sforzi di ricerca e comunicazione, nella convinzione che la costruzione di un sapere femminista e delle donne fosse fondamentale per costruire il cambiamento sociale necessario a superare la violenza di genere. Come hanno scritto le colleghe della Casa delle Donne di Bologna, “Ha dedicato tutta se stessa per fare della formazione un punto di eccellenza della Casa delle donne, nella convinzione che nel lavoro e nell’esperienza di ciascuna operatrice e volontaria fosse custodito un sapere inestimabile e degno di essere trasmesso. Per questo sosteneva che il ruolo della formazione dovesse avere una valenza unitaria e trasversale, oltre che politico-strategica, a cui coniugare l’esperienza unica e originale di ciascuna donna, femminista e operatrice”. È proprio per questo che pensiamo che le parole giuste per ricordarla siano quelle delle tante socie, attiviste e operatrici dei centri antiviolenza del Coordinamento regionale. Parole che nascono da esperienze individuali e da voci di singole donne, ma che si uniscono a creare un discorso comune. “Angela è stata per noi un'amica carissima, una donna eccezionale, una professionista preparata e tenace. Una valorosissima compagna e amica.

Una donna di grande competenza e umanità, un punto di riferimento per tutte noi. È stata il faro illuminante. Ci ha formate, consigliate e accolte con competenza e pazienza. Angela non è una persona che si può scordare o sostituire facilmente. Mancheranno la sua formazione e il suo impegno. Mancherà la sua rigorosa intelligenza, ma anche la capacità di sorridere. Mancherà lei. Tutte noi abbiamo avuto modo di incontrare Angela nella nostra storia di militanza all'interno dei Centri, tante volte ci siamo confrontare con lei o abbiamo seguito le sue formazioni, abbiamo condiviso le battaglia a fianco e per le donne. Porteremo sempre con noi il suo ricordo ed il suo esempio. Vogliamo ricordare Angela e tutte le femministe che, come lei, negli anni hanno prodotto cambiamenti per le donne grazie anche alle battaglie dei centri antiviolenza. Sulle strade che hanno intrecciato le nostre vite e la nostra sorellanza continueremo a sentirla con noi”.

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