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Cronaca Cervia

Circolo Nautico Cervia, liceali bolognesi studiano fisica in barca a vela

Il Circolo Nautico "Amici della Vela" di Cervia ha ospitato, durante la scorsa settimana, una settantina di ragazzi (tre classi terze) del liceo scientifico "Righi" di Bologna

Il Circolo Nautico “Amici della Vela” di Cervia ha ospitato, durante la scorsa settimana, una settantina di ragazzi (tre classi terze) del liceo scientifico “Righi” di Bologna. I ragazzi hanno aderito ad un progetto ideato dal Circolo (che lo scorso anno partì in maniera sperimentale, con una sola classe dello stesso liceo), che permette loro di verificare e vivere in concreto, grazie alla disciplina della vela, molteplici nozioni di fisica.

A monte ci sono state alcune ore di lezione fatte in aula a Bologna da Sergio Vigna, responsabile della didattica del Circolo; nel corso della tre giorni cervese, gli alunni felsinei coordinati dal professor Claudio Massa (il docente di fisica che per primo, fin dallo scorso anno, ha aderito al progetto) hanno avuto modo di visitare il cantiere nautico De Cesari, dove le barche vengono ancora costruite in legno, come nella tradizione; e quindi hanno potuto vivere in prima persona, nel corso di uscite in mare, l’applicazione delle leggi della fisica al mondo della vela. Inoltre, grazie a una collaborazione fra il Circolo e Mirabilandia, hanno anche partecipato al “progetto fisica” organizzato dal parco divertimenti ravennate.


“Siamo molto soddisfatti di questo progetto, che gode anche della collaborazione della Federazione Italiana Vela, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione – dichiara il presidente del Circolo, Massimo Zoli -: è un nostro “format” che ci piacerebbe esportare ulteriormente, anche ad altre scuole e ad altre città”. Un progetto significativo anche dal punto di vista turistico, visto che ha portato a Cervia un centinaio di presenze distribuite in tre giorni, fra settimana, in bassa stagione”.

“Ho molto caldeggiato questa iniziativa – commenta Domenico Altamura, dirigente scolastico del Righi - perché coniuga un argomento di fisica poco applicato, come la dinamica dei fluidi, con una attività come quella della vela, che rientra nell’educazione motoria. Sono stimoli che diamo ai ragazzi per mettere in pratica una materia che può sembrare solo teorica. Ma l’importanza dell’esperienza cervese non è solo legata all’apprendimento, bensì anche alla socializzazione. In più, è un’esperienza interdisciplinare: spero anzi in futuro di poter crescere nel rapporto con il Circolo, non solo come numero di studenti e di classi coinvolte, ma anche come qualità delle nozioni, ancora più ampliate nelle varie discipline, dalla fisica al latino, dalla storia all’educazione motoria”.
 

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