Coronavirus, la Provincia di Ravenna chiude i bar delle aree di servizio. Stop ai gratta e vinci
"C’erano ancora diverse situazioni non incluse nei vari provvedimenti governativi e regionali", dichiara il presidente della Provincia, Michele De Pascale
Nella direzione di contrastare l'assembramento di persone, da giovedì fino al 25 marzo compreso è in vigore l’ordinanza, adottata da tutti i diciotto sindaci della provincia di Ravenna, che determina la chiusura immediata degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburanti all’interno del territorio della provincia di Ravenna, lungo le strade locali, comunali e provinciali. Restano esclusi dalla presente ordinanza gli esercizi posti nelle aree di servizio e rifornimento carburanti situati lungo le autostrade e le strade statali (comprese superstrade).
Stabilita anche la sospensione immediata su tutto il territorio provinciale di tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in denaro a titolo esemplificativo e non esaustivo: new slot, gratta e vinci, 10 e lotto; la chiusura al pubblico dei cimiteri ad eccezione degli operatori di servizio e delle persone che necessitano l’accesso per le esequie; e la chiusura delle cosiddette “casine dell’acqua” per l’erogazione dell’acqua pubblica. "C’erano ancora diverse situazioni non incluse nei vari provvedimenti governativi e regionali - dichiara il presidente della Provincia, Michele De Pascale - che comportavano l’afflusso di un numero elevato di persone e senza garantire le adeguate distanze, creando così una fonte di potenziale contagio. Per questi motivi abbiamo ritenuto necessario provvedere a diverse ulteriori chiusure e al divieto allo svolgimento di alcune attività. I diciotto sindaci della provincia adotteranno in maniera univoca il provvedimento in tutto il territorio, mostrando un efficace esempio di coesione istituzionale, aspetto importante in questo difficile momento".