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Cronaca

Coronavirus, nel ravennate il più alto numero di vittime. Focolai in 7 case di riposo e 222 classi

A scattare la fotografia sull'evoluzione dell'epidemia è l'Ausl Romagna nel bollettino settimanale del mercoledì. Nella settimana dal 17 al 23 gennaio si sono registrate 7.181 positività (41.5%)

La variante Delta non c'è più. Tutti i nuovi positivi al Covid sono riconducibili alla variante Omicron. A scattare la fotografia sull'evoluzione dell'epidemia è l'Ausl Romagna nel bollettino settimanale del mercoledì. Nella settimana dal 17 al 23 gennaio si sono registrate 7.181 positività (41.5%) su un totale di 89.505 tamponi (molecolari e antigenici). E dopo quattro settimane di aumento si registra per la seconda settimana una stabilità dei nuovi casi in termini assoluti (più 138).  In totale sono ricoverati 506 pazienti, di cui 33 in terapia. I morti sono stati ben 72 contro i 41 della settimana precedente: è il Ravennate a far i conti con il maggior numero di vittime, 29, mentre nel Riminese ve ne sono state 24. Seguono il Forlivese con 10 (tasso di letalità dell'1,2%) e il Cesenate con 9.

Andamento Covid settimana 17-23 gennaio

Sul territorio ravennate si registrano 11.590 nuovi casi e sono attualmente presenti 15.202 casi attivi. Si sono registrati 7 focolai nelle cra e uno intraospedaliero. Sale a 222 il numero complessivo di classi in quarantena nella provincia di Ravenna (a Rimini sono 496, a Forlì 223 e a Cesena 93). Si tratta di 13 classi di servizi educativi 0-3 anni, 20 classi di scuola dell'infanzia 3-6 anni, 88 classi di scuola 53 11 di scuola secondaria di primo grado e 48 di scuola secondaria di secondo grado. 

"I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – ci riportano un quadro epidemiologico sostanzialmente stabile sul fronte dei nuovi contagi, con una incidenza per classi di età che è in costante aumento solo nella fascia 0-11. Per quanto riguarda invece la situazione negli ospedali romagnoli, il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid è in lieve rialzo rispetto alla settimana scorsa. Bisogna aspettare le settimane a venire per vedere come evolverà la situazione, confidando in una diminuzione dei nuovi casi cui seguirà solo in un secondo momento anche un calo dei ricoveri. La prospettiva pare favorevole, ma non è ancora tempo di rilassarsi. La circolazione del virus è ancora molto alta, il numero dei contagi si mantiene quindi elevato, così come resta ingente anche il carico di lavoro che continua a riversarsi sui servizi e sul personale sanitario. In questo contesto è fondamentale continuare a vaccinare il più possibile, dalle prime alle terze dose, tutte le fasce di età, soprattutto quella dei bambini che, come si evince dai dati riportati, presentano percentuali di adesione alla vaccinazione ancora troppo basse. Ecco perché, in vista del secondo open day vaccinale promosso dalla nostra regione per la popolazione scolastica, rivolgo un particolare appello ai genitori e alle famiglie: domenica 30 gennaio in Romagna saranno operative otto sedi vaccinali, a cui si potrà accedere senza la prenotazione e dove saranno presenti insieme alle nostre equipe vaccinali anche i pediatri del territorio. Cogliete questa opportunità per vaccinare i vostri figli che in questo momento sono la fascia più esposta e colpita dal virus. Occorre proteggerli. Anche per loro il vaccino è sicuro ed efficace".

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