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Cronaca Faenza

Dai vini ai biscotti: apre un Temporary Shop natalizio gestito dai disabili

L'idea è quella di avvicinare esperienze e metodologie pedagogiche diverse avendo come scopo comune quello di rafforzare le autonomie e l'integrazione

Due realtà sociali del territorio faentino, l'associazione di volontariato GRD Faenza (Genitori Ragazzi con Disabilità) e la Cooperativa Sociale CEFF mettono insieme le loro “botteghe”, dove normalmente lavorano persone con disabilità, per aprire un Temporary Shop in via Pistocchi a Faenza per tutto il periodo natalizio. Lo spazio sarà aperto per tutto il periodo natalizio fino a fine gennaio 2023. (Orario: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, tutti i giorni dal lunedì a domenica compresa).

L'idea è quella di avvicinare esperienze e metodologie pedagogiche diverse avendo come scopo comune quello di rafforzare le autonomie e l'integrazione. Da qui nasce il progetto di un unico luogo, con il supporto dell’Amministrazione Comunale di Faenza e in particolare dell’assessore Agresti. "Quale migliore palestra un negozio in pieno centro aperto su una delle principali strade e delle più belle piazze di Faenza dove i ragazzi possano mettersi alla prova vendendo i prodotti del territorio e non solo", spiegano le due realtà sociali unite in questo progetto.

Nel Temporary Shop saranno proposti alla cittadinanza prodotti locali quali biscotti, marmellate, miele, vini e birre, sughi, così come articoli e prodotti del commercio equo e solidale oltre ad oggettistica pensata e realizzata dei partecipanti stessi. "La sfida è quella di una grande contaminazione con la città dove i clienti possano toccare con mano le capacità acquisite dai “negozianti” e, gli stessi vivano pienamente da protagonisti la vitalità del centro", affermano l'associazione e la cooperativa sociale.

"In particolare, preme sottolineare la volontà e soprattutto la necessità del superamento della percezione della persona disabile da mera destinataria di misure, a soggetto attivo e partecipe della società. L'auspicio - concludono i responsabili del progetto - è di un lavoro sempre più coordinato, soprattutto per avere la forza di azioni concrete livellate in una maggiore omogeneità di soluzioni come questo primo piccolo passo: il temporary shop".

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