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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Aumentano gli stranieri in provincia, il 26,9% arrivano dall'Africa. Le donne superano gli uomini

Gli stranieri residenti nella provincia di Ravenna continuano ad aumentare ma con un trend in rallentamento. L’aumento del 2012, 1.897 unità pari al 4,1%, è il minore del decennio, sia in valore assoluto che percentuale

Gli stranieri residenti nella provincia di Ravenna continuano ad aumentare ma con un trend in rallentamento. L’aumento del 2012, 1.897 unità pari al 4,1%, è il minore del decennio, sia in valore assoluto che percentuale. Al 1 gennaio i non italiani erano 48.059, pari al 12,16% della popolazione totale, incidenza che continua a crescere causa la riduzione della popolazione italiana. E' quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sull’immigrazione della Provincia di Ravenna.

Il documento raccoglie e mette a sistema, in undici capitoli tematici, dati di più fonti, tra cui  Comuni, Ausl, Asp, Acer, Camera di Commercio, Centri per l’impiego, Prefettura e Questura. Il rapporto 2012 è una raccolta di dati su presenza, attività e stili di vita della popolazione straniera nel nostro territorio utile alla comprensione del fenomeno e alla programmazione delle politiche di integrazione.

Dopo il sorpasso avvenuto nel 2010, sale attorno al migliaio di unità il divario tra la popolazione straniera femminile (più numerosa) e quella maschile. Gli immigrati provengono per oltre il 64,3 % dall’Europa (ugualmente distribuiti tra comunitari e non) e per il 26,9% dall’Africa; molto inferiore la presenza asiatica, che pure aumenta sia in numero assoluto che come incidenza percentuale (6,2%), e americana, in riduzione (2,5%).

PROVENIENZA - Per nazionalità, la comunità più rappresentata è la rumena (11.311 residenti, pari al 23,5% degli stranieri), seguita da albanese (15,8%) e marocchina (11,9%). Tra i migranti europei prevale, fatta eccezione per l’Albania, la componente femminile (le ucraine in particolare sono il quadruplo dei loro connazionali, ma anche moldove e polacche sono molto più numerose rispetto ai connazionali maschi) ; tra gli africani sono di più gli uomini, con l’eccezione della comunità nigeriana, molto equilibrata; dall’Asia, equamente distribuiti tra i generi maschile e femminile, i cinesi e gli indiani; più uomini da Bangladesh e Pakistan, più donne dalle Filippine.

ETA' - Per quanto riguarda le fasce di età, la maggioranza relativa degli stranieri (27,8%) si colloca tra i 25 e i 29 anni; seguono la fascia 30/34 e quella 0/4; ed è proprio quest’ultima a crescere proporzionalmente più di tutte, raggiungendo ora il 22,4%. La popolazione straniera è concentrata per oltre i tre quarti nelle fasce di età fino a 44 anni; appena il 2,7% invece appartiene alle classi superiori ai 65 anni, quelle invece più “popolate” dai cittadini italiani (24%).

CONTESTI URBANI - La distribuzione sul territorio evidenzia una maggiore concentrazione nei contesti urbani, in particolare Ravenna (19.778); il rapporto più elevato rispetto alla popolazione totale si riscontra però a Massalombarda (18% circa) e Conselice; all’estremo opposto, intorno all’8%, Casola Valsenio. Di particolare interesse le informazioni rilevabili sul rapporto degli immigrati coi servizi sanitari. L’indagine mostra che gli stranieri ricorrono meno degli italiani ai ricoveri ospedalieri: 12 stranieri su 100 hanno eseguito un ricovero nel 2012, rispetto a 18 italiani su 100.

SANITA' - Lo stesso avviene per l’assistenza specialistica ambulatoriale: 16 prestazioni di assistenza procapite ogni italiano, contro le 6,4 degli stranieri. Diverso discorso per gli accessi al Pronto Soccorso, cui hanno fatto ricorso 427 italiani ogni 1000 contro 486 stranieri. Questo dato, inoltre, non tiene conto degli stranieri irregolari e non residenti che si rivolgono alla struttura.

EDILIZIA RESIDENZIALE - Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnati a stranieri sono il 13,39 % del totale; la comunità che ha ottenuto il maggior numero di alloggi è la marocchina (188) seguita dall’albanese  (114); poco rilevanti le assegnazioni a altre nazionalità. La presenza nelle scuole degli alunni stranieri si attesta intorno al 14% a livello di primaria e media, mentre scende all’11% nelle superiori, laddove si concentra negli Istituti professionali (20%) con una scarsa incidenza nei licei (sotto il 5%), in linea col trend nazionale.

LAVORO - La situazione occupazionale evidenzia la maggiore debolezza degli immigrati; i disoccupati stranieri sono 10.483, pari al 31,7% del totale (mentre gli stranieri costituiscono, si rammenta, circa il 12% della popolazione provinciale); il 21,8% degli stranieri residenti in provincia sono dunque iscritti alle liste di disoccupazione; in questa particolare statistica è interessante rilevare la situazione relativamente migliore della comunità albanese (13,6% di disoccupati), da mettere probabilmente in relazione con l’immigrazione di più lunga data e la conseguente maggiore integrazione. Il rapporto completo è disponibile sul web:  www.provincia.ra.it/argomenti/sociale/immigrazione

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