Faenza, anche le associazioni di categoria dico "no" al piano sosta
Le associazioni di categoria prendono una posizione netta sul piano sosta di Faenza e appoggiano ufficialmente il Comitato No Piano Sosta e tutte le sue iniziative
Le associazioni di categoria prendono una posizione netta sul piano sosta di Faenza e appoggiano ufficialmente il Comitato No Piano Sosta e tutte le sue iniziative. "In effetti da quando è nato questo comitato abbiamo sempre avuto l'appoggio delle associazioni di categoria ma sempre a titolo personale dai propri esponenti più rappresentativi", spiegano in una nota dal comitato, commentando la decisione di Ascom e Confesercenti.
In città sono stati distribuiti migliaia di volantini informativi per sensibilizzare i cittadini a partecipare all'evento/manifestazione di giovedì pomeriggio. Il programma della manifestazione autorizzata è il seguente svolgimento: alle ore 16,30 ritrovo per i partecipanti con mezzi mobili (auto, trattori, camioncini, e mezzi motori) al parcheggio del Conad La Filanda, ritrovo dei partecipanti a piedi in Piazzale Sercognani alle ore 17,00 dove saranno raggiunti dal corteo mobile e insieme proseguiranno alla volta di piazza del Popolo, passando da via Naviglio e via XX settembre.
Essendo una manifestazione autorizzata i mezzi a motore che entreranno nella Ztl a seguito del corteo non subiranno nessuna contravenzione. "Molto probabilmente il tempo non sarà clemente, ma il calore dei cittadini, commercianti e professionisti che parteciperanno a questa manifestazione scalderanno civilmente la città, chiedendo al Sindaco e alla Giunta comunale di sospendere il Bando Comunale e non applicare questo Piano Sosta così penalizzante per il centro storico di Faenza", evidenziano dal Comitato.
"Confidiamo nel Sindaco e nella sua Giunta che capiscono che i tempi sono cambiati, la politica deve essere al servizio del cittadino e chi viene eletto non ha una delega in bianco da parte degli elettori - concludono dal Comitato -. E non abbiate paura delle proteste dei cittadini che se fanno ciò è perchè amano la loro città e il loro centro storico e pensano che ci sono tante altre soluzioni alternative a questo progetto aberrante".