rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Bagnacavallo

Fango, sabbia e tonnellate di detriti nei campi agricoli, Coldiretti: "Situazione molto critica"

Il direttore di Coldiretti Ravenna: "Difficile al momento stimare i danni, ma sicuramente la cifra è ingentissima, parliamo di centinaia e centinaia di milioni di euro"

Metri di fango, sabbia e tonnellate di legname, interi alberi, detriti, ma anche pneumatici e rifiuti. Questo è quello che gli agricoltori dei territori colpiti dalle esondazioni stanno trovando tra i frutteti e vigneti e su ciò che resta dei campi di mais che si estendono lì dove la furia dell’acqua, rotti gli argini, si è abbattuta. Da Bagnacavallo a Conselice, il paesaggio è a dir poco sconfortante ed è il medesimo: chilometri di campagne ridotte in paludi fangose nella quali si stanno arenando uno dopo l’altro i trattori degli imprenditori di queste zone che per tentare di salvare quel poco di raccolto (forse) non ancora compromesso hanno provato a lavorare i terreni rimanendo invischiati tra melma e fanghiglia.

“Purtroppo la situazione è molto critica, quanto era nei letti dei fiumi si è riversato nei campi, in certi casi distruggendo interi frutteti e vigneti sotto la spinta violenta dell’acqua – commenta Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Ravenna – ed oggi, a quasi una settimana dalle alluvioni, il fango rimasto tra i filari è talmente tanto che salvare le piante risulta praticamente impossibile”. Intere coltivazioni, quindi, appaiono destinate a marcire per l’impossibilità da parte degli imprenditori agricoli di intervenire, anche a causa delle tonnellate di detriti, rifiuti e legname che intralciano carraie e filari. Ed ora la nuova allerta meteo, con altre piogge in arrivo, rischia di peggiorare una situazione già gravissima. “Difficile al momento stimare i danni – afferma Zampini – ma sicuramente la cifra è ingentissima, parliamo di centinaia e centinaia di milioni di euro. Nelle prossime settimane – conclude – avremo un quadro probabilmente più chiaro e definito”.

Inoltre Coldiretti rende nota l’analisi su dati Eswd e Isac Cnr in occasione dell’allerta meteo gialla in dodici regioni e rossa in Emilia Romagna. "Nei primi dieci giorni di maggio si sono abbattuti sulla Penisola ben 38 violenti temporali dopo un 2023 che nel primo quadrimestre aveva fatto segnare il 15% di precipitazioni in meno ma con punte di oltre il 40% in meno al nord, rispetto alla media storica - spiega l'associazione - Sui terreni resi fragili per la siccità si sono abbattute vere e proprie bombe acqua ed ora a preoccupare la fruit valley italiana – sottolinea la Coldiretti - sono le frane e le piene dei fiumi con i terreni e gli argini dei fiumi indeboliti dalla recente alluvione, tanto che nelle zone più a rischio sono state effettuate evacuazioni mentre si invitano agricoltori e cittadini alla prudenza".

Le precipitazioni del mese di maggio hanno infatti innalzato il livello dei fiumi con il Po che ad esempio è più alto di oltre 70 centimetri rispetto al mese scorso e fa segnare -2,80 centimetri al Ponte della Becca mentre il lago Maggiore ha una percentuale di riempimento del 90%, quello di Como del 68% e quello di Garda del 47%, secondo il monitoraggio della Coldiretti. "La recente calamità ha allagato città e campagne della Romagna dove sono finiti sott’acqua un migliaio di ettari di coltivazioni, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Kiwi, albicocchi e peschi sono le piante più sensibili e rischiano dunque l’asfissia radicale per il ristagno dell’acqua mentre – precisa la Coldiretti – per colture come ortaggi, mais e grano potrebbe andare persa la gran parte del raccolto. Sono state allagate anche aziende agricole ed allevamenti ma anche magazzini, attrezzature ed fabbricati rurali secondo la Coldiretti che ha avviato un’azione di monitoraggio e di sostegno alle campagne. La perdita dei raccolti – continua la Coldiretti – rischia di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la Fruit valley italiana".

"Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che lo scorso anno hanno raggiunto i 6 miliardi di euro. A fronte di questa situazione climatica – conclude la Coldiretti – è strategico intervenire immediatamente per aiutare le aziende colpite ma anche realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fango, sabbia e tonnellate di detriti nei campi agricoli, Coldiretti: "Situazione molto critica"

RavennaToday è in caricamento