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Cronaca

Figli delle coppie omosessuali, il sit-in contro il Governo della Casa delle Donne

La manifestazione della Casa delle Donne in nome dei diritti civili: "Il Governo se la sta prendendo con i figli delle coppie omogenitoriali"

Martedì 21 marzo alle 17.30, Casa delle Donne scende di nuovo in piazza per unire la propria voce a quelle di quanti, sabato 18 a Milano, hanno manifestato per dire "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie". In piazza del Popolo si terrà un sit in di 15 minuti tra le due colonne e altri 15 minuti davanti al palazzo della Prefettura. Aderiscono alla manifestazione Donne in nero Ravenna, Udi Ravenna, Associazione dalla Parte dei Minori, Linea Rosa Ravenna, Femminile Maschile Plurale, Articolo Uno, Ravenna Coraggiosa, Rete Donne Cgil. 

"Il Governo Meloni vuole riportare le lancette dell'orologio indietro di 50 anni, calpestando i diritti civili (ancora troppo pochi) conquistati in decenni di lotte politiche - affermano dalla Casa delle Donne - Questa volta se la sta prendendo con i figli delle coppie omogenitoriali, che non potranno più essere riconosciuti come figli della coppia: dal Ministero infatti è arrivata una circolare che impone lo stop alle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. Contemporaneamente, il Senato ha votato il 'no' alla proposta di regolamento europeo sul certificato di filiazione, che prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato membro valga anche negli altri Stati membri, senza procedure speciali, e che riguarda coppie eterosessuali, omogenitoriali, figli adottati o avuti attraverso la maternità surrogata, dove consentita".

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