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Cronaca

Vittime dell'Olocausto, Ravenna non dimentica: un martedì di commemorazioni

Mentre la seduta della Consulta si chiudeva, nell’atrio della stazione ferroviaria è stato reso omaggio alla lapide che ricorda i 31 ebrei transitati da Ravenna con destinazione Auschwitz, alla quale in rappresentanza dell’amministrazione comunale sono intervenuti il sindaco Matteucci e la presidente del consiglio comunale Livia Molducci

Ricordare e conoscere, e per riuscirci studiare: sono state queste le parole maggiormente usate dai 68 ragazzi e ragazze della Consulta riuniti martedì mattina nella sala del consiglio comunale in occasione del Giorno della Memoria per rispondere alle domande fatte loro dall’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali: “Cosa vi viene spontaneo chiedervi quando riflettete sull’ Olocausto? Quali legami pensate che ci siano tra le riflessioni che stiamo facendo oggi e quelle che abbiamo fatto in occasione della Giornata mondiale dei diritti? Quali strumenti pensate che ci si possa dare, non solo a livello di comunità mondiale, ma tra di voi, ogni giorno, perché tali sopraffazioni non si ripetano?”.

Le risposte dei ragazzi, delle scuole elementari e medie di città, litorale e forese, non si sono fatte attendere: tra racconti di quanto imparato a scuola e un certo scetticismo sulla natura dell’animo umano che inevitabilmente porta a riproporre meccanismi di prevaricazione, è emersa comunque la generale consapevolezza e speranza che conoscendo, attraverso lo studio, quanto è accaduto, i bambini potranno diventare adulti diversi rispetto ai loro predecessori.

La seduta è stata aperta dal sindaco Fabrizio Matteucci, che ha chiesto ai ragazzi che cosa significhi per loro la Giornata della Memoria: “Ricordatevi – ha detto dopo avere ascoltato le loro risposte – che siamo tutti persone uniche, una diversa dall’altra, ed è bellissimo che sia così. Diversamente finiremo per annoiarci. Ma proprio perché siamo diversi, dobbiamo rispettarci”. E’ continuata con la proiezione del video “Roberto Bachi, uno stato di perfetta innocenza”, del regista Fabrizio Varesco e con le riflessioni dei ragazzi, stimolate dall’assessora Bakkali.

Gli studenti della scuola media Viali di Sant’Alberto e quelli della elementare Bartolotti di Savarna hanno tradotto i loro pensieri anche in immagini. I primi hanno portato con sé un grande disegno che in tre sequenze ha sintetizzato le diverse fasi dell’Olocausto, accompagnate dalla domanda “E se un giorno toccasse a noi?”; i secondi hanno realizzato un vero e proprio manifesto che rappresenta la loro interpretazione del Giorno della Memoria, proponendo a tutte le altre scuole di fare la stessa cosa l’anno prossimo. La seduta si è conclusa con una lettura, a cura delle bibliotecarie della Classense, di alcune pagine del libro “Fuorigioco” di Fabrizio Silei e Maurizio A.C. Quadrello, e con la proposta ai ragazzi di scrivere, per l’anno prossimo, brevi testi, anche a commento di immagini che li hanno particolarmente colpiti, sui temi del Giorno della Memoria, con l’obiettivo di racchiuderli in una pubblicazione.

Mentre la seduta della Consulta si chiudeva, nell’atrio della stazione ferroviaria è stato reso omaggio alla lapide che ricorda i 31 ebrei transitati da Ravenna con destinazione Auschwitz, alla quale in rappresentanza dell’amministrazione comunale sono intervenuti il sindaco Matteucci e la presidente del consiglio comunale Livia Molducci. Erano inoltre presenti tra gli altri il prefetto Francesco Russo, il questore Mario Mondelli, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, il comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Cagnazzo e della Polizia municipale Stefano Rossi, nonché rappresentati di tutte le forze dell’ordine, del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, delle infermiere volontarie della Croce rossa, dell’Associazione nazionale bersaglieri sede di Ravenna, dell’Anpi e di associazioni combattentistiche. Hanno anche partecipato studenti del liceo classico Dante Alighieri.

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