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Cronaca

Incinta stuprata cambia versione: "Uno lo frequentavo"

Ribadisce di esser stata violentata, ma cambiato versione dei fatti, spiegando che non era stata sequestrata da uno sconosciuto, ma che da quell'uomo ci era andata autonomamente perché da tempo si frequentavano

Ribadisce di esser stata violentata, ma cambiato versione dei fatti, spiegando che non era stata sequestrata da uno sconosciuto, ma che da quell'uomo ci era andata autonomamente perché da tempo si frequentavano. E' il motivo per il quale il giudice per le udienze preliminari di Ravenna Piervittorio Farinella, pur convalidando i relativi arresti, ha disposto l'immediata liberazione dei tre romeni (zio e nipote di 42 e 20 anni e un loro amico di 41)  bloccati domenica sera in un casolare abbandonato delle "Bassette", zone artigianale alle porte di Ravenna, con l'accusa di avere segregato e stuprato una giovane forlivese incinta.

La ragazza in prima battuta aveva riferito che da Forlì era arrivata verso le 16 in centro a Ravenna con il suo fidanzato per un giro. Il giovane aveva quindi ricevuto un chiamata di lavoro e se n'era dovuto andare. Lei aveva continuato la passeggiata, incrociando verso le 18 un'auto guidata da uno sconosciuto il quale, dopo averla affiancata, l'aveva trascinata dentro per un polso, l'aveva portata in quel casolare e l'aveva chiusa a chiave in una camera. Inutili le sue suppliche di aiuto a zio e nipote anche loro presenti nella struttura.

Poi la violenza ad opera del 41enne, lo stesso che l'aveva a suo dire sequestrata, e la fuga seminuda fino a raggiungere verso le 20 la Stazione dell'Arma di via Alberoni. Mercoledì la volta: ascoltata a lungo dagli investigatori, ha ammesso di frequentare da tempo il 41enne, come peraltro già riferito dai tre romeni, rendendo una versione "per molti versi confusa" che "si discosta in modo significativo per molti punti" rispetto a quella data in prima battuta.

Elementi che hanno portato il pubblico mnisteroAngela Scorza, titolare del fascicolo, a revocare la richiesta di custodia in carcere formulata martedì mattina prima dell'udienza di convalida. Per quanto riguarda la sola convalida - ha precisato giudice -, alla luce della quasi flagranza e del tipo di reato prospettato, la violenza sessuale di gruppo, i carabinieri non potevano fare altro che arrestare. I tre romeni - difesi dall'avvocato  Domenico Serafino - sono già stati scarcerati. Il 41enne anche a metà settembre dell'anno scorso era stato arrestato con l'accusa di avere stuprato in centro una 30enne ravennate: ma anche quella volta l'attendibilità della ragazza aveva offerto diversi dubbi.

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