La Finanza scova altri 'furbetti': fanno più lavori, ma non dichiarano nulla al Fisco

La lotta all’evasione tiene conto di ogni categoria e di ogni settore d’intervento: dalle grandi realtà aziendali, alle piccole e medie imprese, fino al singolo contribuente. Tutti, in base alla propria reale capacità contributiva, devono partecipare al sostentamento dello Stato: i redditi conseguiti vanno dichiarati e tassati. Diverse sono le forme di evasione, ma ognuna procura un danno all’intera collettività, che si parli di qualche migliaia di euro o di milioni.

La Guardia di Finanza di Ravenna, in pochi giorni, ha scovato numerose persone che omettevano di riportare i compensi ricevuti nella propria dichiarazione dei redditi, pur percependo redditi da lavoro dipendente da parte di diverse aziende, operanti nei più diversi ambiti: dal settore immobiliare a quello edile, dal metallurgico alla fabbricazione di materiale da costruzione, dalla riparazione auto all’industria agroalimentare.

È stato inoltre possibile constatare che, a fronte di più prestazioni effettuate da soggetti per differenti aziende, in dichiarazione confluivano i redditi relativi ad un solo datore di lavoro. Alcuni risultati, hanno messo in luce redditi non dichiarati per importi fino a circa 50.000 euro per persona. Alcuni addirittura erano evasori totali e quindi totalmente sconosciuti al fisco.