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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro / Viale Giorgio Pallavicini

"Sono incinta, non puoi toccarmi": e aggredisce agente a calci e pugni

Due persone sono state denunciate, martedì sera, dalla Polizia Municipale, per oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Lui, 25enne nordafricano, lei italiana di 26 in avanzato stato di gravidanza

Due persone sono state denunciate, martedì sera, dalla Polizia Municipale, per oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Intorno alle 21.00 una pattuglia dell’Ufficio Emergenza e Sicurezza Stradale, transitando in viale Pallavicini, ha notato sotto il porticato antistante via Carducci, un uomo e una donna, in avanzato stato di gravidanza, discutere animatamente, venendo anche alle mani.

INSULTI E MINACCE - Quando gli agenti si sono avvicinati per verificare la situazione si sono immediatamente resi conto che entrambi i soggetti erano in stato di alterazione psicofisica; alla richiesta di esibire i documenti, l’uomo si è rifiutato scagliandosi contro la pattuglia, inveendo con frasi minacciose ed offensive.  Dopo ripetuti inviti, il giovane ha fornito regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Ravenna.

"SONO INCINTA, NON PUOI TOCCARMI" - In quel frangente la donna, con mossa repentina, ha strappato letteralmente di mano il documento agli agenti, cominciando ad insultare, in particolare, uno di loro, sferrandogli calci al ventre e alle gambe. L'agente è stato poi accompagnato al Pronto Soccorso, dove gli sono stati diagnosticati sei giorni di cura; nello stesso tempo, con tono provocatorio, la giovane gridava “io sono incinta, tu non mi puoi toccare”.

DENUNCIATI - Con non poca fatica gli agenti riuscivano a mantenere la situazione sotto controllo. Nel frattempo è sopraggiunta sul posto, precedentemente allertato, altro personale in ausilio, tra cui una volante della Questura e i Carabinieri. Protagonisti dell’episodio, un 25enne, nordafricano, residente a Ravenna e la convivente di 26 anni, italiana, i quali sono stati accompagnati presso il Comando per i provvedimenti del caso e denunciati a piede libero.

ANCISI - Sull'intervento è intervenuto il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, dopo che due agenti della Polizia Municipale ed altrettanti della Questura sono stati presi a spintoni lunedì sera da una coppia di giovani, mentre un terzo ha lanciato una bottiglia nei pressi del bar delle Arti. "Quanto ci è costato tutto questo", si è chiesto Ancisi. Il quale chiede di conoscere "i criteri secondo cui le operazioni delle forze dell’ordine, e segnatamente della polizia municipale, che in queste occasioni si è fatta carico degli interventi immediati".

"La polizia municipale pubblica frequentemente bollettini dettagliati delle azioni che conduce sul territorio, anche se parrebbero rientrare nei suoi compiti ordinari d’istituto - continua Ancisi -. Per esempio, gli ultimi e più recenti bollettini riferiscono di due sanzioni elevate dall’ufficio Antidegrado in città per la collocazione di imballaggi di cartone fuori degli spazi preposti allo scarico di questi rifiuti, di altre a carico di due ravennati che avevano passeggiato a cavallo nell’arenile tra Marina Romea e Casalborsetti, del ritrovamento di un velocipede oggetto di furto. Interventi giustissimi, ma su episodi che non mettono a repentaglio l’ordine pubblico e la sicurezza".

"Lo stesso non può dirsi di quelli di lunedì e martedì sera, avvenuti in luoghi centrali della frequentazione pubblica, che si collocano, insieme ad altri che ci vengono riferiti, particolarmente durante le feste in spiaggia e non solo, dei quali non viene data notizia, salvo che non si tratti di fatti di sangue o tanto violenti da finire in ospedale - aggiunge l'esponente di Lista per Ravenna -. Sembra valere l’indirizzo secondo cui meno si parla dei problemi di ordine pubblico e di sicurezza e meglio è: per non allarmare la popolazione, per non nuocere al turismo e perché a Ravenna sono problemi normali, “come in tutte le altre città”. Ma questo è l’indirizzo politico caro al sindaco, che vorrebbe tenere la città sotto una campana di vetro, scatenando il “dagli all’untore” a chi osserva che, purtroppo, la campana di vetro è in frantumi, il disordine pubblico dilaga sotto gli occhi di tutti, l’insicurezza regna per strada e si espande nelle case. Questa è anche gestione politica dell’informazione, tipica di regimi non democratici".

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