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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Lugo / Via B. Bignani

Presi i responsabili del fallito assalto al Lidl di Lugo: aggredirono un dipendente

I tre, uno dei quali armato di coltello, tutti col volto travisato da sciarpe e passamontagna, dovettero però desistere per la reazione di un commesso che aveva reagito alle percosse dei malviventi

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un 54enne jugoslavo residente a Bologna e un 53enne, nato a Palermo e residente a Imola e una agli arresti domiciliari per un 25enne, nato ad Avola e residente a Bologna per una tentata rapina aggravata al Lidl di via Bignani, a Lugo, commessa la sera del 4 giugno dello scorso anno.

I tre, uno dei quali armato di coltello, tutti col volto travisato da sciarpe e passamontagna, dovettero però desistere per la reazione di un commesso che aveva reagito alle percosse dei malviventi. La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, ricevette 10 giorni di prognosi per contusioni agli arti e al volto. I tre soggetti fuggirono a bordo di una Fiat Marea e una Mercedes SLK che avevano parcheggiato nei pressi dell’esercizio. Un cliente che era appena uscito dal supermercato assisteva impotente alla scena, vedendo i due veicoli dileguarsi a forte velocità.

La svolta nelle indagini è arrivata il mese dopo, quando gli investigatori dell’Arma bolognese, indagando su un episodio analogo accaduto a luglio 2012 a Bologna, allorquando veniva perpetrata una rapina ai danni del supermercato Coop di via Casciarolo. L’attività investigativa permetteva di apprendere che uno dei quattro autori era il gestore di una pizzeria del capoluogo che il mese precedente aveva commesso un’altra rapina ai danni di un supermercato dell’Emilia Romagna che poi è risultato essere il LIDL di Lugo.

In effetti, il commerciante, identificato nel 25enne bolognese, aveva in uso una vecchia Mercedes modello SLK e di tanto in tanto frequentava il 53enne di Imola. Ulteriori approfondimenti info-investigativi hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti ed attribuire la responsabilità del reato, commesso ad aprile, ai tre soggetti, tutti noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. I due cinquantenni sono stati condotti al carcere dellla Dozza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.  Il provvedimento è stato firmato dal gip di Ravenna Antonella Guidomei su richiesta del pm Roberto Ceroni.

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